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Inquinamento, fine gennaio da "bollino rosso" per le polveri sottili

Complice il meteo, i livelli di Pm2.5 rilevati da Arpa a Lecco sono in forte crescita e ben oltre i valori di riferimento. A Merate la situazione è addirittura critica

L'aria ha bisogno di acqua. O quantomeno di un po' di vento. La Lombardia è infatti nella morsa dello smog: dopo mesi di relativa tranquillità sul fronte dell'inquinamento, le ultime settimane di alta pressione e senza precipitazioni hanno creato condizioni poco incoraggianti per la salute dei cittadini.

Fra il 17 e il 26 gennaio 2022 anche Lecco ha visto innalzarsi i livelli di polvere sottile nell'aria: cinque rilevamenti giornalieri del Pm2.5 sono infatti fuori dai limiti di riferimento (fissati in 25 microgrammi al metro cubo): il 20 gennaio la centrlina Arpa ha segnalato un quantitativo di 26 µg/m³, purtroppo salito progressivamente sino a martedì 25 gennaio, con un picco di 25 µg/m³. Arpa contrassegna Lecco con un bollino rosso per il Pm2.5, il particolato più sottile.

Pm 2 5 Lecco 27 gennaio 2022-2

Va solo leggermente meglio per quanto riguarda il Pm10. Anche per questo agente inquinante si registra una crescita costante fino al "picco" del 25 gennaio, 42 µg/m³, da "bollino giallo": il valore limite in questo caso è infatti di 50 µg/m³. Rientrano nei parametri i dati relativi a Biossido di azoto, Biossido di zolfo e Ozono.

Merate fuori controllo

Se Lecco non ride, a Merate si piange. Nella cittadina brianzola, storicamente in sofferenza sul fronte delle polveri sottili, la situazione è molto negativa: il Pm10 ha raggiunto un picco di 82 µg/m³ il 20 gennaio e da allora il dato quotidiano è sempre stato compreso fra 63 e 76 µg/m³.

Pm 2 5 Merate 27 gennaio 2022-2

Sul fronte del Pm2.5 la situazione è addirittura critica: dal 18 al 25 gennaio, come indicato nella tabella soprastante, si è sempre andati ben oltre i valori di riferimento a tutela della salute, con un massimo di 58 µg/m³ registrato sia nella giornata di lunedì sia martedì, che Arpa contrassegna con "bollino rosso scuro". Ora si guarda all'insù confidando nel meteo: la pioggia o il vento forte potrebbero contribuire a ripulire i cieli lecchesi.

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