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Cronaca Esino Lario

Coltivava canapa indiana, Ivano Lazzari è agli arresti domiciliari

Il Gip ha deciso per i domiciliari, ma non può avvicinarsi alla stalla con le sue mucche; la sua spiegazione in tribunale: "La cannabis mi serve per controllare il diabete"

È stato arrestato sabato 9 agosto dopo un mese di appostamenti, per aver coltivato 130 piante di canapa indiana su un terreno di 40 metri quadri, nei boschi poco fuori Esino Lario. Oggi Ivano Lazzari, all'udienza di convalida del fermo, ha spiegato al Giudice per l'indagine preliminare di aver avviato la piantagione al solo scopo di farne uno personale: tutte quelle piante, ha sostenuto, gli sarebbero servite per tenere sotto controllo il diabete.


Nei confronti di Lazzari, 51 anni e padre di quattro figli, il pubblico ministero Paolo Del Grosso aveva richiesto la convalida dell'arresto  e la custodia in carcere: il Gip Paolo Salvatore, dopo una camera di consiglio, ha invece disposto per lui gli arresti domiciliari, vietando però all'uomo di avvicinarsi alla stalla in cui custodisce circa 40 capi di bestiame. L'uomo ha affermato di trarre sostentamento dalle mucche che possiede, ma prima dovrà dimostrare che quello è il suo "posto di lavoro", e solo in quel caso potrà occuparsi degli animali.


Già nel 1981 Lazzari era stato processato e condannato per reati collegati alla droga, mentre suo fratello, Sergio Lazzari, è tutt'ora sotto processo con l'accusa di essere coinvolto in un giro di spaccio di stupefacenti tra Bellano e Livigno. Nel frattempo, alcuni campioni delle foglie di "erba" coltivate a Esino sono state inviate a Milano per essere analizzate, in modo da valutare la concentrazione di Thc (il principio attivo della marijuana).

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