Lecco, il laboratorio di Medicina Trasfusionale identifica la prima donazione positiva al West Nile Virus del 2015 a livello europeo
La struttura analizza ogni giorno una media di 250 campioni di sangue
Il laboratorio della struttura di Medicina Trasfusionale dell Ospedale Manzoni è uno dei laboratori di riferimento in Lombardia per i test della ricerca sul West Nile Virus (WNV), trasmesso all'uomo e ad altri mammiferi dalla zanzara.
I controlli si effettuani sulle donazioni di sangue effettuate nei territori di competenza (i presidi ospedalieri di Lecco, Merate, Vimercate, Monza, Carate Brianza, Desio e i punti di raccolta Avis della provincia di Milano ad essi afferenti, oltre ai centri sanitari di Sondrio, Morbegno, e Chiavenna), sette giorni su sette per una media di 250 test al giorno. Proprio nel laboratorio di Lecco è stata identificata la prima donazione positiva del 2015 a livello europeo.
«Nell’uomo – spiega Daniele Prati, Direttore della Medicina Trasfusionale di Lecco - la maggior parte delle infezioni da WNV decorrono in modo del tutto asintomatico. Solo il 20% dei soggetti infetti sviluppa una malattia febbrile, chiamata comunemente febbre di West Nile; in meno dell’1% dei casi, poi, la malattia si manifesta come una malattia neuro-invasiva (solitamente encefalite, meningo-encefalite o paralisi flaccida).
In Italia, dal 2008 al 2014, è stata segnalata la circolazione del WNV in zanzare, uccelli e cavalli , sul territorio di 14 Regioni, con più di 130 casi autoctoni di cosiddetta “febbre del Nilo” nell’uomo, notificati in Basilicata, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Puglia, Sardegna e Veneto».
«Per questo motivo – continua Prati - l’Istituto Superiore di Sanità ed il Centro Nazionale Sangue coordinano una serie di attività di controllo e prevenzione della diffusione dell’infezione anche attraverso la sorveglianza sulle donazioni di sangue ed emocomponenti. Una di queste è il test per la ricerca del virus (con metodiche di biologia molecolare) eseguito nei laboratori di riferimento».