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Frana sulla Statale 36, Anas fissa la data di riapertura: 10 gennaio 2023

La comunicazione è stata data dal sindaco Mauro Gattinoni

Nuova Lecco-Ballabio, data di riapertura: 10 gennaio 2023. La comunicazione è stata data dal sindaco Mauro Gattinoni, che ha riferito come “Anas confida di riaprire” la Strada Statale 36 rac in quella data. E in città, la prossima settimana, dovrebbe arrivare anche il ministro Matteo Salvini. Intanto lunedì cambieranno gli orari per i mezzi pesanti che devono viaggiare da e per la Valsassina lungo la vecchia Lecco-Ballabio, ovvero il tratto urbano della Strada Provinciale 62: la comunicazione è arrivata nella serata di venerdì, mentre sabato è stata pubblicata l'ordinanza firmata dal dirigente comunale Alessandro Crippa.

Nuovi orari per i camion sulla vecchia Lecco-Ballabio

Vecchia Lecco-Ballabio: i nuovi orari

Le novità per aggirare la frana che ha colpito lo scorso venerdì la Strada Statale 36 rac saranno introdotte dall'ordinanza che verrà firmata a breve dal sindaco Mauro Gattinoni, frutto degli incontri andati in scena durante gli ultimi due giorni. Al termine dei vari faccia a faccia le parti hanno deciso di attuare, a partire da lunedì 19 dicembre, “un dispositivo più dinamico, che preveda l’istituzione del senso unico alternato nel tratto particolarmente problematico della Strada Provinciale 62 compreso tra San Giovanni e Laorca”: nello specifico, questo avverrà “mediante l’impiego di esperti movieri che assicurino comunque priorità al passaggio dei mezzi di soccorso e del trasporto pubblico locale”. Il dispositivo, fa sapere la Prefettura di Lecco, sarà attivo dalle 7 alle 21 per ciascun giorno della settimana.

Maxi frana sulla Lecco-Ballabio (©BONACINA/LECCOTODAY e dal web)

Dalle proteste dei camionisti ai nuovi orari

A muovere le acque sono state le proteste dei camionisti, che hanno anche minacciato di bloccare l'unica strada che collega direttamente Lecco a Ballabio e al resto della Valsassina. Il prefetto Sergio Pomponio ha incontrato, nella giornata di giovedì 15 dicembre, i rappresentanti delle aziende del territorio e degli autotrasportatori, che gli hanno manifestato gli ulteriori disagi “alle categorie produttive derivanti dal recente provvedimento assunto dopo l’imponente movimento franoso sulla SS36 rac, che non riuscirebbe ad assicurare del tutto la fluidità della circolazione veicolare da e per la Valsassina”. Nell’occasione, il prefetto ha ribadito “che la circolazione dei mezzi pesanti per fasce orarie predeterminate, oltre a garantire al meglio il trasporto pubblico ed in particolare quello scolastico, ha di fatto impedito che, fin dal lunedì successivo alla frana, si creassero le condizioni per un blocco del traffico non solo nel capoluogo, ma anche in gran parte della provincia, soprattutto quella attraversata dalla Statale 36”.

Frana sulla Lecco-Ballabio: per la riapertura serviranno settimane

“Fermo restando che questo obiettivo, nonostante indubbi disagi soprattutto per le categorie produttive e per gli autotrasportatori, è stato pienamente raggiunto”, Pomponio non ha escluso aprioristicamente “l’opportunità di rivedere, con l’ausilio imprescindibile dei tecnici e delle forze di polizia”, il dispositivo finora adottato, tant’è che venerdì era in programma un’apposita riunione del Comitato Operativo per la Viabilità provinciale, previsto dalle pianificazioni di emergenza.

Nel pomeriggio di venerdì si sono riuniti dapprima il Comitato Operativo per la Viabilità e, quindi, il Centro Coordinamento dei Soccorsi esteso alla partecipazione dei sindaci del capoluogo e della Valsassina. “In attuazione di un metodo di decisione fondato sulla condivisione e sulla sinergia partecipata”, è stato confermato come il dispositivo per fasce orarie sinora sperimentato, “certamente efficace ai fini della tutela della sicurezza stradale, dell’incolumità pubblica e del transito regolare dei veicoli leggeri, possa essere implementato e migliorato con riferimento allo spostamento dei mezzi pesanti e alla tutela delle attività economico produttive delle aziende della zona”. E da qui è nata l'idea spiegata in apertura, che passa da un sistema meno rigido per cercare di ridurre al minimo i disagi che inevitabilmente si vivranno da qui ad almeno la metà di gennaio.

“Nella consapevolezza della gravità dell’evento franoso e delle pregiudizievoli ripercussioni sulla viabilità, tutte le componenti del sistema continueranno a fornire il più valido apporto collaborativo al fine di contenere quanto più possibile, i disagi per gli utenti della strada”, ha spiegato il prefetto a margine delle riunioni odierne.

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