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Cronaca

Lecco-Bergamo, il cantiere è di nuovo fermo

A breve una commissione dovrà pronunciarsi sul futuro dei lavori, intanto il secondo lotto è in stallo

Il cantiere del secondo lotto della Lecco-Bergamo verte in una situazione di stallo. Se ne sono accorti i residenti del quartiere di Chiuso, che da un po' di tempo a questa parte non vedono movimenti di ruspe nella zona, con il rischio che la grande opera pubblica resti soltanto una grande incompiuta sempre dietro l'angolo. 

Gli scavi nella galleria di San Gerolamo, che dovrebbero collegare Chiuso al Lavello non sono ancora partiti e non accennano a farlo.Tra le ragioni della battuta d'arresto figurano le inchieste giudiziarie per accertare possibili infiltrazioni riguardo una ditta subappaltatrice, ma anche la futura destinazione delle terre di scavo. A questo scopo, la Provincia di Lecco aveva inizialmente messo a disposizione la cava Mossini di Pescate per smaltire il materiale da estrarre, ma ora la stessa non è più disponibile.

La ditta Salini aveva dunque protestato nei mesi scorsi, minacciando di strappare il contratto e chiedere i danni. Per dirimere la questione era stata istituita un'apposita commissione che a breve dovrebbe pronunciarsi. Un parere importantissimo per comprendere il futuro della Lecco-Bergamo: se la commissione darà ragione all'azienda sarà necessario recuperare i fondi necessari al completamento del viadotto, mentre se verrà data ragione alla Provincia, la Salini potrebbe presentare ricorso. 

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