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Cronaca

L'assessore Gheza: «Il Bione costerà la stessa cifra di prima»

I cambiamenti legislativi sul project financing non spaventano il Comune. «Finlombarda studia soluzioni alternative».

«Investimenti superiori alle attese per il project financing del nuovo Bione? Non ci spaventano: si troverà una soluzione alternativa».

L'assessore alle politiche per lo Sviluppo e la promozione sportiva del Comune di Lecco Stefano Gheza spegne sul nascere le polemiche sulle possibili difficoltà che l'ammodernamento del centro sportivo, ancora in fase di ideazione, incontrerebbe a causa dei cambiamenti legislativi.

A sollevare le antenne ai tanti lecchesi che da anni attendono un restyling del Bione, è il Decreto attuativo 50 entrato in vigore lo scorso 20 aprile 2016, che ha abbassato il tetto massimo per cui l'Amministrazione comunale potrà contribuire alla realizzazione del progetto: dal 50% al 30%, con il restante 70 a carico del privato.

«Non è una notizia preoccupante - si è affrettato a chiarire Gheza - perché il progetto pilota è affidato a Regione Lombardia e ai professionisti di Finlombarda, che subito hanno annunciato lo studio di soluzioni alternative. L'unico rammarico è la perdita di tempo, stimata in alcune settimane, poiché eravamo già pronti a presentare il bando».

L'idea originale prevedeva la realizzazione di strutture per una spesa complessiva di 7 milioni di euro. «Sono convinto - prosegue Gheza - che Finlombarda stia lavorando nell'ottica di una razionalizzazione degli elementi. Ad esempio gli spogliatoi e la foresteria si faranno ugualmente, ma in maniera più funzionale».

Con un progetto contenuto entro i 5-6 milioni di euro, il privato che si aggiudicherà il bando dovrà impegnare la stessa cifra prevista prima del decreto 50/2016. La riqualifica del centro sportivo va avanti: la città non può attendere oltre.

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