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Cronaca

Lecco, Elezioni 2015: l'appello di Appello per Lecco

"Non ci serve, in questo momento, il " salvatore della Patria " e nemmeno " il bravo ragazzo " . Ci serve un timoniere di esperienza che sappia farci navigare in acque tranquille, determinato, capace di selezionare le priorità, con chiarezza di obiettivi".

Appello per Lecco, con un comunicato stampa a firma del suo portavoce Corrado Valsecchi, intona il "la" per il confronto politico: "con partiti e liste civiche -precisa il comunicato-, che ci porterà alle elezioni comunali del prossimo anno e ci consentirà di identificare priorità programmatiche, patnership e leader. In queste settimane abbiamo letto di tutto e di più sugli orientamenti della nostra associazione, la fantapolitica si è scatenata nel disegnare scenari futuri e Appello per Lecco è sempre stata messa, in particolare, al centro del gioco dei programmi e delle alleanze. Iniziamo da oggi a fare chiarezza, per evitare che la confusione prenda il sopravvento e soprattutto che il lettore riceva informazioni che possano disorientarlo"

"La nostra è una forza civica -prosegue Valsecchi-, che si basa sull'esclusivo sostegno dei cittadini, che ha contribuito in questi anni a sostenere l'amministrazione Brivio. E' stata questa la nostra prima esperienza amministrativa e istituzionale con la presenza di soli due consiglieri Giorgio Gualzetti e Alberto Invernizzi e dell'assessore alla Cultura Michele Tavola. La nostra vocazione è cercare di rappresentare, all'interno dell'istituzione, la comunità dei contribuenti, la cosiddetta società civile e in particolare quella cittadinanza attiva che a Lecco non sempre si manifesta, ma è presente ed attiva con iniziative disinteressate a favore della collettività".

Corrado Valsecchi delinea quindi gli obiettivi di Appello per Lecco: "dopo questa prima esperienza, sicuramente faticosa, ma che ci ha insegnato come muoverci nei meandri della burocrazia e della politica da Movimento Civico, confidiamo che la nostra esperienza possa servire sempre di più alla città di Lecco. Infatti, diversamente da tutti i partiti politici, noi ci vogliamo occupare solo della nostra città e della comunità in cui viviamo cercando di portare un contributo originale al modo di amministrare. Per fare questo è indispensabile che Appello per Lecco diventi una forza centrale, anche dal punto di vista della rappresentanza, per l'elettorato della città . Forse per la prima volta una forza civica ha conquistato, potenzialmente, una credibilità e una autorevolezza, una autonomia e una indipendenza, politica e sociale che in città non si era mai manifestata. Anche in questa occasione elettorale noi parleremo e ci confronteremo con tutti, non ci interessano schieramenti e vecchi stereotipi della politica ideologica che si identificano nel confronto elettorale tra destra, sinistra e centro per poi portare in città una subcultura partitica che, spesso, è esattamente in antitesi con gli interessi della cittadinanza".

"Inizierà venerdì prossimo con un incontro con la delegazione del PD che é stato, in questi anni, il nostro maggior alleato. Il primo approccio con le forze politiche sarà concentrato sui temi prioritari del programma di Appello per capire le sensibilità in campo nelle altre forze civiche e politiche, scevri da pregiudizio e attenti a capire gli orientamenti degli altri. Quindi incontri solo bilaterali con chi ha interesse ad incontrare la nostra associazione e solo al termine di questa prima fase, attraverso un esame di preselezione, concentrare la nostra attenzione sulle politiche delle alleanze. Agli incontri parteciperanno sempre sicuramente il Presidente dell'associazione Rinaldo Zanini, il capogruppo in consiglio comunale Giorgio Gualzetti ( rientrato da poche ore a casa dopo il terribile incidente stradale ), il portavoce Corrado Valsecchi e Francesco Perego per i giovani di Appello per Lecco. Si aggiungeranno di volta in volta, secondo le necessità, altri membri del direttivo come Nicola Pontiggia, Pierangela Cattaneo, Ombretta Fortuna, Martina Morelli, Luigina Perozzi e Francesco Bonacina".

Il comunicato elenca dettagliamente le priorità che l'associazione intende perseguire, "dalla necessità di avviare il percorso sulla grande Lecco iniziando dal sodalizio con la città di Malgrate ad una pianificazione per lo sviluppo attuativo delle politiche del turismo che possano diventare il nuovo elemento d'identità della nostra città . Un riordino complessivo della macchina comunale che consentano efficienza nell'erogazione dei servizi, con incursioni negli organigrammi funzionali finalizzate a creare opportunità e nuove motivazioni anche attraverso delocalizzazione professionale. Salvaguardia e conservazione dei beni comuni, un nostro cavallo di battaglia, sul quale qualche " politico " ha speso del sarcasmo fuori luogo sul restauro dei monumenti. E' evidente che per beni comuni intendiamo tutto ciò che è di proprietà del Comune e dello Stato ( a partire dalle nostre Scuole e dagli alvei dei torrenti ) e ciò che potrebbe esserlo in futuro, in ogni caso che rappresenta un patrimonio per la nostra collettività. Completamento del sistema di depurazione delle acque nere e chiare e di alcuni cantieri ancora, purtroppo, aperti. Riqualificazione del lungolago con annesso porticciolo e lido alla Malpensata. Interdipendenza con il sistema universitario e i suoi studenti che ormai rappresentano una comunità stanziale. Pianificare, attraverso una regia, tempi di realizzazione di strutture da dedicare allo svago, alla ricreazione, al divertimento e alla cultura ( dal cinema alla discoteca, da esercizi commerciali per giovani a offerte culturali all'altezza di una città a vocazione turistica ). Destrutturazione dei cavilli burocratici che impediscono di avere risposte certe in tempi certi anche per le semplici riqualificazioni e ristrutturazioni edilizie che possono rendere la città più bella ed accogliente. Un piano industriale per le aree oggi dismesse, ma mantenute e salvaguardate, attraverso il PGT, a presidio industriale. Per questo occorre creare una nuova cabina di regia. Gli attori che sono stati per tanti decenni protagonisti della vita economica della nostra città , anche con grandi responsabilità nelle istituzioni economiche, hanno tutto il nostro ringraziamento, ma adesso serve cambiare il passo e identificare una nuova classe dirigente. Appello per Lecco auspica che questo rinnovamento possa avvenire in maniera consapevole e non traumatica. Ma é urgente che anche questo nuovo network si materializzi al più presto".

Il punto centrale del documento è l'identikit del nuovo sindaco: "Tutti concentrano la loro attenzione sulla figura del nuovo sindaco di Lecco come se si auspicasse l'arrivo di un salvatore della Patria. Ora, su questo punto è meglio mettere i puntini sulle " i ", per evitare malintesi ed equivoci che si trascinano da troppo tempo. Chiunque diventerà Sindaco della città avrà di fronte un quinquennio di governo faticosissimo e difficilissimo. Con la nuova situazione che si va manifestando per Province, Camere di Commercio, Nuovo Senato della Repubblica, accorpamenti dei Comuni insieme al dibattito sulle città metropolitane è evidente che il Sindaco di Lecco avrà una centralità e una autorevolezza superiore rispetto al passato, ma anche il " privilegio " di governare con risorse inadeguate. Allora cosa serve al netto di polemiche anacronistiche e strumentali ? Serve un regista che sappia dettare priorità e tempi dell'operatività municipale, capacità di spesa e rispetto delle regole, pianificazione organizzativa e amministrativa e autorevolezza nella gestione del personale. Un Sindaco che sappia identificare una squadra e trovare le disponibilità professionali e umane, in un momento buio per l'economia e la città, che abbiano le necessarie competenze e cognizioni di causa per affiancarlo in questo difficile compito amministrativo, senza ricorrere al manuale Cencelli. Non ci serve, in questo momento, il "salvatore della Patria" e nemmeno "il bravo ragazzo". Ci serve un timoniere di esperienza che sappia farci navigare in acque tranquille, determinato, capace di selezionare le priorità, con chiarezza di obiettivi, di decidere e far lavorare l'esercito di 350 dipendenti pubblici presenti in Comune. Questo ci serve, può farlo chiunque abbia queste caratteristiche. Oppure, nel caso non si trovassero disponibilità, lavorare su un candidato che abbia solo alcuni prerequisiti, ma che sia pienamente consapevole dei suoi punti di forza e di debolezza e affidi ad altri, " senza se e senza ma", le deleghe, con spirito fiduciario, consentendogli di operare con autonomia amministrativa al fine di raggiungere obiettivi e risultati nei tempi previsti e con gli esiti sperati".

In chiusura Corrado Valsecchi delinea quale sarà la composizione della lista civica di Appello per Lecco alle prossime elezioni: "sarà una lista composta da donne e uomini della città, rappresentativi del civismo cittadino, provenienti dal mondo del volontariato sociale, culturale e delle professioni. Sarà una lista aperta a chiunque voglia portare il proprio contributo unicamente per lo sviluppo e la crescita della propria comunità, ma che sappia relazionarsi ed accogliere, con spirito solidaristico e accogliente chiunque voglia farne parte in maniera stanziale o solo temporanea. Una lista civica che si propone come patrimonio di Lecco, diversa dai partiti politici, ma con l'ambizione che un modo di far politica diverso esiste attivando una cittadinanza attiva che vuole bene alla propria città e vive questa responsabilità come un obbligo e non solo come una facoltà d'impegno civico". 

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