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Cronaca Corso Carlo Alberto, 120

Carabinieri, si è insediato il Comandante Infante: «Trovata grande sintonia con le altre forze»

47 anni, arriva dal Comando di Biella. Nel suo curriculum incarichi in Emilia Romagna, Campania e Lazio e nell'antiterrorismo prima e durante Expo

Primi giorni di lavoro per il Colonnello Igor Infante, nuovo Comandante del Comando Provinciale dei Carabinieri di Lecco succeduto al Colonnello Pasquale Del Gaudio. 47 anni, sposato con tre figli, è originario di Vitigliano e in proviene dal Comando Provinciale di Biella, che ha lasciato per assumere l'incarico in corso Carlo Alberto. Nel suo curriculum ci sono incarichi nel Casertano, soprattutto volti a contrastare la mafia, a Trastevere, in Emilia Romagna e l'esperienza nell'antiterrorismo prima e durante Expo Milano 2015.

Padre di tre figli, si è insediato da poche ore in città: «Il territorio non mi è nuovissimo avendo fatto servizio a Milano - spiega il Comandante -. Non conoscevo la zona dal punto di vista naturalistico, ma solo per il flusso d’informazioni di passaggio da qui. Ho riscontrato molta sintonia con le altre forze di Polizia e con l’autorità giudiziaria, inoltre ho incontrato il presidente del Tribunale Ersilio Secchi giusto ieri. Ci sono i migliori auspici per fare bene anche in questo territorio».

Expo, «esperienza pesante ma significativa»

L'incarico a Expo l'ha portato a contatto con le infiltrazioni della 'ndrangheta, piaga che è sempre attuale anche nelle nostre zone: «In Lombardia c’è un flusso di criminalità organizzata alla luce del sole, ma il modo di lavorare è diverso a quello del Sud, dove l’infiltrazione è più mimetizzata e c’è stato un processo di avvicinamento alle cosche rivolto alla popolazione. È un settore, questo, in cui bisogna tenere dritte le antenne. È l’organizzazione mafiosa con le disponibilità economiche più importante a livello europeo. Il nostro compito è quello di tenere le antenne dritte e continuare con l'attività di contrasto. L'esperienza a Expo si è svolta dopo una preparazione quasi biennale, pesante ma significativa a livello professionale. Chi ha operato in quell’evento è stato competente e di altissimo profilo, difatti tutto si è svolto nel migliore dei modi».

La cittadinanza chiede un intervento sempre maggiore nei confronti dei furti in abitazione: «La criminalità predatoria è quella a cui il cittadino tiene di più, perchè è fastidiosa e traumatizza chi la subisce. Stiamo notando che è statisticamente in calo, ma la percezione, di questo dato, non c'è tra i cittadini. Anzi, è sempre più pressante la richiesta d’intervento da parte degli abitanti. Tutti noi dobbiamo operare verso le rassicurazioni sociali, investendo anche nelle strutture. Probabilmente è anche il momento contingente dei flussi migratori a incidere nella percezione».

Nuovi militari dalle scuole

L'organico dei militari è stato rimpolpato: «Tutto il Nord Italia ha vissuto una diminuzione nel personale perchè destinato verso il Sud, al quale si è posto rimedio con i nuovi arrivi dalle scuole, grazie all'apertura dei corsi, oltre che ai militari, anche ai civili. La canalizzazione dei nuovi carabinieri è diretta soprattutto verso i nostri territori, dove opereranno per 14-16 anni dopo la formazione a scuola. Stiamo arrivando a livelli più adeguati di personale rispetto al lavoro che c’è da svolgere sul territorio».

Altra piaga radicata è quella dello spaccio di droga: «Essendo noi a ridosso di Milano l'attività è sicuramente più intensa rispetto a quella riscontrata a Biella. I servizi a contrasto ci sono, le attività anche: certo, possiamo soprattutto ottimizzare il contrasto verso l'uso e la diffusione delle anfetamine, che derivanti dai medicinali e hanno effetti devastanti. È difficile investigare scientificamente su questo fenomeno, ma si possono mettere in campo delle misure ad-hoc».

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