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Lecco: l'ex Wall Street diventerà "La pizzeria sapori e saperi della legalità"

Con 24 voti a favore, tre contrari e sei astenuti questo martedì sera 20 maggio, il consiglio comunale di Lecco ha approvato la delibera in merito al progetto "La pizzeria sapori e saperi della legalità" ex "Wall Street".

L'ex pizzeria "Wall Street", bene confiscato nel '93 dalla Prefettura di Lecco alla famiglia Coco-Ttrovato  per per infiltrazioni mafiose. è stato destinata al comune di Lecco il quale beneficierà del contributo di 400mila euro erogati dalla regione Lombardia, ai quali vanno aggiunti un altro milione di euro provenienti da altri finanziamenti, mente il comune stanzierà 100mila euro, il tutto per la ristrutturazione dello stabile che diverrà anche, oltre che pizzeria, un centro di aggregazione giovanile e di  laboratori sociali.

Il dibattito consigliare è stato vivace, soprattutto da parte della minoranza con il consigliere Giacomo Zamperini, FDI-AN,  che ha contestato il metodo con cui è stata gestita tutta la vicenda relativa all'ex pizzeria "Wall Street",  arrivando alla discussione in consiglio comunale senza aver preventivamente esperito altre vie.

Occorre ricordare che prima del definitivo passaggio al comune di Lecco i locali dell ex Wall Strett erano stati adibiti ad archivio per la Prefettura di Lecco. Il citato progetto "Pizzeria della legalità" prevede l'affidamento temporaneo per la gestione all'Aler di Lecco, in attesa che venga poi emanato un apposito bando per la definitiva assegnazione all'ente che dovrà tenerla in gestione.

"L'intervento nella struttura Wall Street - è intervenuto nel dibattito il sindaco Virginio Brivio - ha un costo inferiore rispetto a quella dell'ex Pizzeria Giglio, anch'esso sequestrato alla famiglia Coco/Trovato per le stesse motivazioni. Per quanto riguarda la amministrazione il nostro impegno sarà quello di ridare due beni e due edifici alla comunità lecchese, avendo come destinazione finale luoghi di aggregazione e lavoro". 

Al dibattito erano tra l'altro presenti alcuni componenti di "Qui Lecco Libera" ed il Presidente di "Libera" Lecco Ceresa, ai quali non è stata data la facoltà di intervenire. Quest'ultima ha la propria sede in altro bene confiscato alla mafia a Galbiate, dove si
trova anche un centro diurno.

Ritornando ai beni confiscati per infiltrazioni mafiose a Lecco, sempre nella seduta consigliare, è stato evidenziato come i lavori presso l'ex Pizzeria Giglio siano ripresi, dopo che erano stati bloccati per il rinvenimento di alcune ossa umane e di importanti affreschi. A lavori terminati i locali saranno adibiti a centro diurno.

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