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Cronaca

Les Cultures: "rispettiamo coloro che vengono da paesi in guerra"

Le critiche alla proposta di deliberazione del consiglio comunale di Lecco, avanzata dal consigliere comunale Salvatore Rizzolino del Partito Democratico, hanno scaturito la pronta risposta dell'Associazione Les Cultures.

La proposta di deliberazione del consiglio comunale di Lecco, avanzata dal consigliere comunale Salvatore Rizzolino del Partito Democratico, di attribuire la cittadinanza onoraria a coloro che vengono ospitati come rifugiati nel nostro paese, ha scatenato forti critiche.

A difesa della proposta sono intervenuti i rappresentanti dell'Associazione Les Culture di Lecco: "La proposta di deliberazione del consiglio comunale di Lecco che ha il compito di favorire il processo di integrazione dei figli degli immigrati (bambini che, risiedendo già all’interno del Comune e all’interno del nostro Paese, intraprendono automaticamente un processo di cittadinanza) ci preme chiarire che non si tratta di una stravagante pensata di Rizzolino, ma anche una risposta ad una richiesta inoltrata già lo scorso giugno dal Comitato Noi Tutti Migranti al Sindaco di Lecco".

Les Cultures sottolinea poi l'importanza del valore della Cittadinanza Onoraria: "La cittadinanza onoraria non è una “patacca” inutile ma è un segno fortemente simbolico del riconoscimento di un dato di fatto che nuovi cittadini crescono, frequentano le scuole, vivono e vivranno nel nostro paese. In attesa di una normativa che sistematizzi a livello nazionale questo fatto, è importante che le
amministrazioni comunali nell’immediato dimostrino capacità di cogliere il nuovo che c’è fra noi".

Poi la difesa di coloro che chiedono asilo politico: "Più gravi ancora ci paiono le dichiarazioni rispetto alla presenza di richiedenti
asilo sul territorio provinciale. Non comprendere che questa presenza sia il risultato dei numerosi conflitti dei paesi dell’area del mediterraneo e del centro Africa, che va affrontata quindi come problema internazionale e non come costo da eliminare, ci sembra molto grave e non foriero di soluzioni. Siamo perfettamente consapevoli che il problema dell’essere la porta del Mediterraneo vada assunto a livello europeo, ma ci sdegnamo altrettanto per parole insultanti di fronte alla sofferenza e alla disperazione di cui riceviamo notizie quotidianamente".

Infine i rappresentanti di Les Cultures concludono in difesa dei diritti dell'uomo: Sempre consapevoli che le soluzioni non sono facili crediamo che vadano ricercate con serietà analizzando le cause dei fenomeni e mantenendo sempre fermo il principio di un rispetto sostanziale per gli uomini “nessuno escluso” e il loro diritti. Riteniamo quindi corretta e condivisibile l'azione della Prefettura di Lecco con l'emanazione del bando per l'accoglienza. Ci pare infine miserevole sostenere che il territorio di Lecco non possa sopportare il carico dell’accoglienza di un centinaio scarso di persone tragicamente colpite dalla storia. Le dichiarazione rilasciate lasciano intendere una dimensione del fenomeno a nostro avviso ingigantita e non rispettosa della realtà".

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