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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Mandello del Lario

Addio a Giuseppe, con le sue mostre e collezioni valorizzò la storia delle radio

Lutto a Mandello per la scomparsa di Ronchi. Raccolse circa 380 esemplari di ogni epoca e tipo, riscoprendo anche il passato di tanti di noi. Lunedì 21 marzo i funerali

"Interverranno il sindaco Riccardo Fasoli e il vescovo Oscar Cantoni all'inaugurazione della mia mostra" ci aveva detto con entusiasmo e compiacimento in occasione dell'apertura, lo scorso ottobre, della mostra con le sue radio d'epoca. Un'esposizione allestita nella sua Mandello, paese dove abitava e dove oggi sono in tanti a piangerlo e a ricordarlo con affetto anche per la sua grande passione per le radio. Si è spento infatti a 79 anni Giuseppe Ronchi, il cui nome era legato a questo strumento di comunicazione. Ben 380 gli esemplari raccolti nella sua collezione: radio di varie tipologie e di diverse epoche, “tutte funzionanti” teneva a precisare il compianto Giuseppe.

Dal radio amatore appassionato del vintage agli studenti desiderosi di conoscere da vicino l'invenzione di Guglielmo Marconi: a loro - e a semplici curiosi - si rivolgeva Ronchi ricorreva con le sue mostre che allestiva anche fuori provincia. Nell'ultima in ordine di tempo, ospitata nella veranda adiacente la chiesa del Sacro Cuore, aveva in serbo l'eccezionale registrazione di un discorso di saluto letto da Papa Ratti: un audio video contenuto su cassetta VHS avuta direttamente dallo Stato Pontificio. Documento del primo benvenuto diffuso dalla neonata emittente Radio Vaticana.

Taglio nastro-2

Entrare a visitare le sue mostre equivaleva ad un viaggio a ritroso nel tempo e talvolta nella vita personale del singolo visitatore. Come quando sui tavoli allestiti da Ronchi campeggiava la radiolina a transistor da cui la domenica, ovunque ci si trovasse, si poteva seguire la partita giocata dalla squadra del cuore. La passione dell'espositore mandellese sapeva catturare sempre più l'attenzione dei visitatori. Dagli apparecchi fonografici ai giradischi, dai mangiadischi con accanto i vinile di un Sanremo del 1958, alle copie della Domenica del Corriere nelle quali si parlava della grande invenzione firmata Marconi.

Domani, lunedi 21 marzo alle ore 10 nella chiesa del Sacro Cuore a Mandello, si terranno i funerali di Giuseppe Ronchi e in tanti si uniranno in questo momento di dolore ai suoi famigliari, alla moglie Tiziana, ai figli Andrea e Stefano, agli adorati nipoti. Per i parenti, gli amici le persone che lo hanno conosciuto e avvicinato mancherà certamente la voce di Giuseppe: il suo modo con cui semplicemente ma con grande conoscenza sapeva trasmettere e coinvolgere nella sua passione chi si sentiva attratto da questo mondo. Oggi messo fuori onda dalle nuove tecnologie, ma ancora nella mente e nel cuore di tutti. Come ci rimarrai tu, Giuseppe, uomo delle radio.

(Si ringrazia Alberto Bottani per la collaborazione)

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