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Cronaca Mandello del Lario / Via degli Alpini

In tanti a Mandello per il commosso addio all'alpino Renzo Compagnoni

Le penne nere del territorio, i Firlinfeu con i quali suonava, amici e volontari hanno partecipato ai funerali di uno dei fondatori del Soccorso degli Alpini. «Un uomo di grande disponibilità e altruismo, non lo dimenticheremo»

Del motto “Umilmente al servizio di tutti” che si leva dai volontari del Soccorso degli Alpini, ne aveva fatto una ragione di vita. «Aveva un cuore grande, una grande disponibilità» - le parole del celebrante don Ambrogio Balatti all'omelia della messa per i funerali di Renzo Compagnoni.

Una penna nera, che all'età di 84 anni “è andata avanti”. Un modo di dire nel salutare i commilitoni alpini che lasciano la vita terrena. Renzo era nativo della frazione di Luzzeno a Mandello del Lario, la stessa che ha dato i natali a don Ambrogio che nella chiesa di San Zeno ha ricordato la positiva “testardaggine usata da Renzo per far valere le sue ragioni. Un carattere il suo che ci ha portati ad avere il Soccorso degli Alpini”.

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Compagnoni fu infatti tra i primi a credere e sostenere la nascita di questo importante servizio sanitario. Ieri, sabato 6 aprile, durante il passaggio del corteo funebre davanti alla sede il fischio delle sirene a salutare uno dei padri di questa importante associazione mandellese. Portata a spalla dagli alpini, la bara ha raggiunto il locale cimitero per l'ultimo saluto.

In tantissimi hanno voluto tributare a Renzo Compagnoni il commosso addio. Insieme penne nere della sezione mandellese, anche diversi altri del circondario con i gagliardetti. Con loro, nel costume folk, il gruppo “L'allegra brigata”, i firlinfeu, con cui Compagnoni aveva militato e suonato il caratteristico flauto di Pan. In chiesa hanno cantato “Madonna nera” e a seguire un altro saluto in musica.E poi ancora il commuovente Silenzio eseguito con le zampogne da due rappresentanti del gruppo folkloristico “I picett del Grenta” di Valgreghentino.

Compagnoni ricoprì anche la carica di capogruppo della locale sezione Ana dal 1977 al 1982, prodigandosi nei soccorsi ai terremotati del Friuli in quel tragico momento. Una persona, quella di Renzo, su cui «Si potrebbe scrivere un libro. Un grazie di cuore per averci permesso di arrivare fin qui, tracciando la strada da percorrere nel migliore modo possibile. Noi continuiamo come ci hai insegnato» - le commosse parole di Giancarlo Alippi, attuale presidente del Soccorso.

(Sotto alcune foto dei funerali celebrati ieri a Mandello. Si ringrazia Alberto Bottani per la collaborazione).

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