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Cronaca Mandello del Lario / Via Moregallo

Il figlio Matteo morì sul Moregallo: la famiglia e gli amici donano fondi al Soccorso Alpino

Matteo Sponza, triestino trapiantato a Lecco, ha perso la vita solo qualche settimana fa durante una sessione di arrampicata. Nel corso del funerale è stata organizzata una raccolta fondi in favore della sezione lecchese

Lo scorso 23 ottobre il lavoro alacremente condotto dai soccorritori permise di rinvenire, sul Monte Moregallo, il corpo senza vita di Matteo Sponza, 32enne triestino che si era trasferito a Lecco proprio per amore delle montagne che la circondano. L'uomo morì durante una sessione la arrampicata che gli avrebbe permesso di aprire una nuova via sulla parete rocciosa, purtroppo andata storta.

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A coordinare le lunghe operazioni di ricerca, con il fondamentale supporto di Vigili del Fuoco, Guardia di Finzanza e Carabinieri, furono i tecnici lecchesi del Soccorso Alpino e Speleologico, che in questi giorni hanno ricevuto i fondi raccolti dai genitori e dagli amici di Matteo: durante il suo funerale, infatti, in tanti hanno preso parte alla raccolta organizzata dalla famiglia.

Matteo Sponza: la famiglia organizza una raccolta fondi per il Soccorso Alpino

E' la stessa sezione lecchese del Cnsas a rendere nota la notizia:

Capita spesso di ricevere messaggi d’incoraggiamento o i ringraziamenti delle persone soccorse e questo fa sempre piacere. A volte però ci sono storie dolorose, più difficili da accettare e da ricordare, come nel caso di Matteo Sponza, un giovane alpinista scomparso un paio di settimane fa sul Monte Moregallo, nel Triangolo Lariano. Matteo era originario di Trieste ma abitava nel Lecchese e aveva solo 32 anni. È caduto in un canale ed è stato trovato senza vita dopo diversi giorni di ricerca. 

In occasione dell’annuncio del funerale, la famiglia di Matteo ha proposto di raccogliere una donazione a favore della XIX Delegazione Lariana del Soccorso alpino. La generosità della famiglia di Matteo, dei suoi amici e delle persone che hanno preso a cuore la vicenda ci lascia davvero senza parole e desideriamo quindi esprimere tutta la nostra gratitudine. I fondi raccolti serviranno per acquistare materiali e attrezzature in dotazione ai soccorritori, per continuare ancora meglio la nostra attività. Un grazie sentito a tutti.

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