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Sabato, 20 Aprile 2024
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Migranti, la Prefettura fa chiarezza: "Nei centri accoglienza non ci sono clandestini"

Il Viceprefetto Stefano Simeone interviene: "I richiedenti asilo ospitati in provincia sono tutti in possesso di permesso di soggiorno"

È il Viceprefetto di Lecco Stefano Simeone a intervenire per fare chiarezza sullo status di presunta "clandestinità" dei richiedenti asilo ospitati in provincia, migranti arrivati nel corso dell'ultimo anno con le operazioni Mare Nostrum e Triton, e nelle ultime settimane anche via terra.

«Attualmente, nell’intero territorio provinciale, sono presenti 866 migranti richiedenti lo status di asilo politico - spiega Simeone in una nota - tutti provvisti di permesso di soggiorno, quindi tutti censiti presso la locale Prefettura e Questura, e tutti accolti nelle strutture di accoglienza presenti nei 22 Comuni ospitanti».

Non clandestini, quindi. E non lo sarebbero, almeno non da subito, nemmeno se la Commissione territoriale che decide sul diritto di asilo politico lo dovesse negare: «Lo stato di richiedente asilo comporta il diritto di poter impugnare davanti al Tribunale gli eventuali dinieghi della Commissione Territoriale, nel nostro caso quella di Milano, fino alla Suprema Corte di Cassazione - spiega il Viceprefetto - Quindi fino all’ultimo grado di giudizio, il richiedente non perde questo suo stato».

«È chiara pertanto la differenza rispetto al cosiddetto “immigrato clandestino”, che arriva sul territorio nazionale senza dichiarare la sua situazione e privo di qualsiasi titolo per poter permanere».

Una distinzione che per il vice di Liliana Baccari è fondamentale e «Tanto più necessario se rapportato al particolare e delicatissimo periodo storico che tutti stiamo vivendo, al fine di evitare che si ingenerino nella cittadinanza errate convinzioni sulla situazione dei richiedenti asilo, per i quali esistono e vengono applicate norme precise a livello europeo e nazionale».

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