Lecchese scosso dalla morte di Enrico Pedretti: “Non esistono fatalità sul lavoro”
Affondo della Uil del Lario, mentre il Comune di Oggiono lo saluta: “Dolore e incredulità”
Una nuova morte sul lavoro scuote il mondo lecchese. Solo 19 luglio ci lasciava Ion Cojocaru, deceduto a Introbio, mentre nel pomeriggio di martedì 26 luglio la tragica sorte è toccata a Enrico Pedretti, 51enne ben conosciuto a Oggiono per il proprio attivismo. Il Comune, dal sindaco Chiara Narciso al resto dell'amministrazione, ha espresso “profondo cordoglio per la grave perdita” del concittadino. “Con profondo dolore e incredulità per la notizia della prematura scomparsa, si porgono le più sentite condoglianze a tutti i parenti ed amici”.
Morte Pedretti: “Non c'è fatalità”
L'ennesimo incidente mortale avvenuto sul lavoro nel lecchese distrugge “ancora una famiglia e un lavoratore che non farà rientro a casa dai propri cari”, scrive Salvatore Monteduro, segretario generale Cst Uil del Lario in una nota. Pedretti era dipendente dell’azienda Cs Elettric Impianti di La Valletta Brianza: “Si ripropone drammaticamente all’attenzione il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. Non esistono fatalità quando avvengono morti sul lavoro ed è fondamentale un impegno concreto da parte di tutti affinché la sicurezza continui a essere una priorità per il Paese. Bisogna mettere, sempre, ogni lavoratore nelle condizioni di operare in totale sicurezza e con i dispositivi di protezione più idonei e all’avanguardia.
“Bisogna rafforzare il fronte ispettivo, incrementando il numero dei controlli e i servizi sia in capo alle Ats che agli Ispettorati del lavoro, istituire una task force sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. La Uil del Lario esprime cordoglio e vicinanza alla famiglia del Lavoratore Enrico Pedretti”.
Nel corso di questi primi sette mesi e mezzi sono stati Khalid Bouya, 54 anni, Luca Blondi, 50 anni, Thomas Villa, 19 anni, e Stefano Anastasio, 50 anni, a perdere la vita per degli incidenti di vario genere avvenuti sul lavoro. Poi, le tragiche scomparse di Cojocaru e, appunto, Pedretti.