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Cronaca Via della Valsassina

Lecco perde un pezzo di storia della montagna: è morto Vasco Bovolenta

L'alpinista 84 anni si è spento al termine di una lunga malattia. Lo scrittore Massimo Malpezzi ricorda il loro primo incontro

Si è spento martedì 20 aprile, a 84 anni, Vasco Bovolenta, grande amico della montagna che era nato a Milano ma si era fatto conoscere bene, molto bene a Lecco. Era stato possibile grazie alla passione per l'alpinismo e l'arrampicata, che l'hanno portato a scoprire tutte le nostre cime e non solo, prima di "ritirarsi" e salire al rifugio Rosalba per dare il proprio supporto alla gestione. A portarsi via Vasco è stata una lunga malattia.

Il ricordo

Vari i ricordi apparsi sui social network nel corso delle ultime ore:

«Strizzai gli occhi infastidito, girai lo sguardo per capire chi fosse da investirmi di fumo - quello dello scrittore Massimo Malpezzi -. Mi si parò davanti un tizio particolarmente pittoresco, teneva in bocca uno di quei toscanelli puzzolenti e lo masticava passandoselo da destra a sinistra sulla bocca. Aveva occhietti piccoli e vispi dal colore blu come il mare, una barba bianca crespa e folta, ben tagliata. I capelli grigi argentati e la pelle dal viso bruciata dal sole. Era di statura piccola ma con un fisico tarchiato, forte e robusto. A vederlo somigliava ad un montanaro ma poteva anche essere uno di quei lupi di mare, insomma una bella faccia, era il Vaschino, ci "annusammo" titubanti e ci presentammo: "Mi dicono che sai scalare sulle rocce, insomma arrampichi, questa è una bella notizia". Dal mio libro "Niente come Allora". Era il 1976, fu il giorno che lo conobbi e con lui feci pochi giorni dopo la mia prima via difficile in Rocca Sbarua. Se n'è andato un pezzo di storia un grande uomo, un grande amico con cui ho condiviso quasi trent'anni di avventure in montagna. Ciao Vasco».

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