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Cronaca Valmadrera

Termovalorizzatore, anche il Movimento 5 stelle dice no all'aumento della capacità

I meetup del territorio diffondono un comunicato che spiega come non ci sia bisogno di aumentare il carico di rifiuti smaltiti a Valmadrera: "Piuttosto bisogna ripensare il ciclo dei rifiuti".

Anche dal Movimento 5 Stelle arriva il "no" all'aumento della potenza dell'inceneritore di Valmadrera. I meetup dei comuni di Lecco, Ballabio, Calolzio, Casatenovo, Galbiate, Mandello, Merate e Valmadrera diramano un comunicato nel quale esprimono tutta la loro contrarietà all'aumento, da 87mila a 123mila, delle tonnellate di rifiuti che il termovalorizzatore potrà bruciare ogni anno.


Nel comunicato si legge come la richiesta di Silea Spa (approvata giovedì 31 luglio dalla Conferenza regionale dei servizi, ma alla quale già il Comune di Valmadrera si era detto contrario, al consiglio comunale del 16 luglio) di aumentare la capacità dell'impianto sia priva di fondamento: negli ultimi anni i rifiuti bruciati dal termovalorizzatore sono diminuiti di 9mila tonnellate, passando da 61mila a 52mila: "Questa richiesta di Silea - si legge nel comunicato - tende a nascondere gravi errori di programmazione strategica e di investimenti sbagliati. Invece di intervenire per garantire sempre più e sempre meglio la sicurezza e la salute dei cittadini di Lecco, Valmadrera e dintorni, si è preferito rincorrere un sovradimensionamento eccessivo rispetto alle esigenze del territorio."


Per raggiungere la capacità massima, secondo M5S, Silea dovrebbe importare rifiuti da altre province e regioni: ciò aumenterebbe anche il carico di rifiuti speciali, industriali e ospedalieri, smaltiti nell'impianto di Valmadrera, e aumenterebbe di conseguenza i rischi per la salute dei cittadini. Anche il progetto del teleriscaldamento, visto in quest'ottica, obbligherebbe poi il territorio a importare sempre più rifiuti per garantirsi costantemente il calore nelle case.


Secondo M5S la strada da percorrere dovrebbe essere diversa: non tanto una chiusura dell'inceneritore, ma "ripensare completamente il ciclo di gestione dei rifiuti, trasformando gli stessi in una risorsa dalle positive ricadute occupazionali. E’ necessario applicare un modello innovativo, basato sulla selezione e sul trattamento biomeccanico a freddo, che recuperi ulteriori materiali dal rifiuto urbano residuo, creando una sinergia virtuosa con l’azienda affidataria della raccolta ed incentivando le buone pratiche di riduzione del rifiuto prodotto."

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