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Cronaca

Nameless "trasloca", Zamperini: "Un'altra occasione persa"

Il Consigliere di Fratelli d'Italia lancia l'appello perché la città investa maggiormente su eventi musicali e festival in grado di attrarre giovani

La decisione di “trasferire” Nameless, festival lecchese di musica elettronica, dal capoluogo a Barzio, nell’area che ogni estate ospita la Sagra delle sagre, non piace al Consigliere comunale Giacomo Zamperini (FdI-An), che in un comunicato esprime il suo rammarico.

«È l’ennesima occasione persa dalla nostra città per uscire dal clima funebre che la circonda – esordisce il Consigliere, che ha appreso la notizia dalla stampa – Parlando con gli organizzatori, capisco benissimo la loro scelta: fin dal primo momento si sono sentiti contrastati in tutto e per tutto. Multe, difficoltà nell’ottenere i permessi, problemi sulla gestione dell’area e neppure un ringraziamento».

Nell’edizione 2014, che si è svolta all’inizio di giugno, l’affluenza è stata ben oltre le aspettative: 15mila spettatori in tre giorni a fronte dei 3.500 previsti, di cui 9mila lombardi e 4mila provenienti da fuori regione. Numeri di cui andrebbe tenuto conto, secondo Zamperini: «Invece di ostacolare questi eventi, dovremmo investire risorse per averne di più! Dobbiamo cambiare mentalità, non possiamo permetterci di farci spaventare da un festival musicale e dal conseguente arrivo di migliaia di giovani in città. O prendiamo in seria considerazione di cambiare approccio e aprirci al turismo e all’accoglienza, oppure siamo destinati a rimanere una città vuota, funebre e deserta dopo le nove di sera».

Un destino del quale il Consigliere imputa la responsabilità all’amministrazione comunale: «Saranno contenti i sepolcri imbiancati che governano Lecco – afferma polemicamente – e che finalmente potranno tornare ad occuparsi del loro nulla».

Il politico 29enne, però, non intende darsi per vinto: « Ritengo fondamentale che festival come il Nameless oppure Urca Urca tornino a Lecco, chiedo un ultimo sforzo agli organizzatore per incontrarsi con il comune e rivedere la loro decisione. Possiamo pianificare assieme la loro attività in modo tale che, nel rispetto delle regole e dei cittadini di Lecco che giustamente vogliono anche potersi riposare in santa pace, si riesca però cogliere questa opportunità».

«Il mio sogno nel cassetto – conclude il Consigliere – è riaprire piazza Affari e utilizzarla anche per questo genere di spettacoli: musica, teatro e intrattenimento che, animando il cuore pulsante della nostra città, potranno dare rappresentazione concreta del cambio di passo che vogliamo e dobbiamo fare. In gioco c’è il futuro della nostra stessa esistenza: o Lecco vorrà abbracciare la propria essenza turistica oppure siamo tutti quanti destinati a fallire».

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