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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Obbligo del Pos: con Confcommercio si risparmia

L'obbligo del Pos porta nuovi e pesanti oneri a carico delle imprese ma le convenzioni stipulate per gli associati permettono di abbattere i costi

Dal 30 giugno anche i commercianti hanno l’obbligo di dotarsi di un Pos, dispositivo che permette di effettuare un pagamento con bancomat, carta di credito o debito. L’obbligo di accettare la moneta elettronica per pagamenti superiori ai 30 euro, che ha la finalità di dissuadere dall'utilizzo del contante e colpire l'evasione fiscale, non prevede comunque allo stato attuale alcuna sanzione. Resta il fatto che installare e utilizzare un Pos rappresenta un costo non indifferente.Secondo uno studio effettuato dalla Cgia di Mestre, la spesa media per un imprenditore che incassa via Pos 100mila euro l'anno varia infatti dai 1.183 euro previsti per chi si accontenta del modello base, ai 1.208 pagati da chi sceglie il Pos cordless (senza fili), fino ai 1.240 versati da chi decide di avvalersi di un dispositivo Gsm.

I numeri elaborati da Federconsumatori, e pubblicati negli scorsi giorni sui principali quotidiani italiani, mostrano costi di installazione fino a 150 euro, commissioni mensili da 25 a 38 euro per il modello standard, da 40 a 50 euro per il cordless e da 50 a 60 euro per il modello Gprs/Gsm. Ma anche commissioni percentuali sul transato da 2,5% a 3,5% e commissioni fisse per ogni singola transazione da 0,30 a 0,50 euro. Di fronte a queste spese che i commercianti sono chiamati a sostenere, Confcommercio Lecco offre condizioni vantaggiose per i propri associati, come evidenzia il direttore Alberto Riva: “Allo stato attuale siamo già in grado di offrire quattro convenzioni con istituti bancari che abbattono sensibilmente i costi che i negozianti devono sostenere per installare il Pos.

In tutte e quattro le convenzioni l’installazione è gratuita e i costi sono inferiori a quelli minimi elaborati dalle indagini. Se poi rendiamo nello specifico una delle convenzioni (come nella tabella allegata, ndr) vediamo che il costo mensile per il modello standard è di 12 euro, quello per il cordless è di 18 euro e quello per il modello Gprs/Gsm di 20 euro, con totale gratuità oltre i 6000 euro di transato mensile. E se prendiamo le commissioni percentuali vanno dall’1,10% per le carte di credito allo 0,20% per il bancomat, mentre quella fissa per singola transazione è pari a zero per le carte di credito e costa 0,18 euro per il bancomat. Cifre decisamente più basse e quindi competitive”. Poi prosegue: “Numeri alla mano gli associati a Confcommercio Lecco possono godere di una riduzione importante e significativa dei costi da sostenere per rispettare l’obbligo previsto a partire dal 30 giugno. Detto questo da parte nostra continueremo a sondare il terreno per cercare altre convenzioni su questo tema e siamo pronti a discutere con altri istituti del territorio”.

Sullo sfondo resta un problema contro cui Confcommercio combatte da tempo. “Quello che noi contestiamo da mesi è che questa novità introdotta porta nuovi e pesanti oneri a carico delle imprese. Obbligare le imprese all'accettazione del sistema di pagamento elettronico senza intervenire in modo adeguato sulla ridefinizione delle commissioni bancarie e degli oneri legati all'accettazione della moneta elettronica, significa penalizzare ulteriormente un tessuto produttivo già pesantemente provato dal perdurare della recessione economica. Speriamo che finalmente il governo, come promesso dal ministro allo sviluppo economico, Federica Guidi, anche nel corso dell’assemblea nazionale di Confcommercio, attivi al più presto gli annunciati tavoli di confronto proprio con l'obiettivo di trovare modalità per ridurre i costi a carico degli imprenditori”, conclude il direttore Riva.

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