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Cronaca Civate

Accusato dell'omicidio stradale del giovane Chetra: in carcere un 35enne

Filippo Di Benedetto, operaio 35enne, era ubriaco e sprovvisto della patente di guida

Guidava ubriaco l'auto dell'amico e, quando all'improvviso si è trovato davanti un giovane, fermo a bordo strada, intento a constatare i danni di un banale sinistro stradale, sotto la pioggia battente, lo ha investito, uccidendolo. Poi, anzichè allertare i soccorsi e chiedere aiuto, è scappato. Allontanandosi, come riportato da MonzaToday.it, a piedi e ubriaco sulla Valassina.

Incidente sulla Valassina: si schianta in auto, scende a vedere e viene travolto e ucciso 

Gli agenti della polizia stradale hanno arrestato Filippo Pino Di Benedetto, 35 anni, dando esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Monza per omicidio stradale, lesioni stradali plurime, fuga e omissione di soccorso. Il 35enne, secondo quanto ricostruito dalla Polstrada, era al volante della Opel Corsa che lo scorso 18 maggio, in Valassina, all'altezza di Monza ha provocato l'incidente mortale in cui ha perso la vita il giovane di 22 anni di Civate Chetra Sponsiello

L'incidente e la fuga

Quel venerdì sera in Valassina due auto sono rimaste coinvolte in un banale tamponamento, un'Audi A4 e una Seat Ibiza condotta dal 22enne lecchese. I conducenti, sotto la pioggia battente, sono scesi dai veicoli per accertarsi delle condizioni degli occuopanti e dei mezzi e, proprio in quel momento, da dietro, è sopraggiunta l'Opel Corsa che non si è accorta probabilmente della presenza dei pedoni a bordo strada e ha travolto il 22enne e investito un secondo uomo. Gravissime fin da subito sono apparse le condizioni del 22enne che è stato soccorso dai mezzi del 118 e trasferito al San Gerardo dove è deceduto poco dopo. Il conducente della vettura è scappato via, facendo perdere le proprie tracce e abbandonando sul luogo del sinistro l'amico che viaggiava in auto con lui.

L'arresto

Quando gli agenti della polizia stradale hanno iniziato a indagare per ricostruire la dinamica dell'incidente si sono messi alla ricerca del conducente "pirata". A fornire la descrizione dell'uomo che era al volante della Opel è stato il passeggero che viaggiava a bordo del veicolo, risultato il proprietario del mezzo. Inizialmente si era ipotizzato che proprio lui, l'unica persona trovata dalle forze dell'ordine sul luogo del sinistro, fosse il conducente del veicolo. In realtà poi, grazie alla testimonianza chiave di una persona che si trovava sul luogo dell'incidente e ha fornito una minuziosa descrizione degli abiti e dell'aspetto del vero conducente, gli agenti sono riusciti a risalire al responsabile e ad arrestarlo. L'uomo è stato trovato a distanza di poche ore nella sua abitazione, a Sergno. Qui sono stati rinvenuti e sequestrati anche i vestiti indossati la sera del sinistro e una modica quantità di sostanza stupefacente (marijuana). Il 35enne è stato segnalato amministrativamente alla Prefettura e la droga sequestrata. L'uomo, nullafacente, che ha alle spalle una lunga lista di precedenti penali, si trova ora in carcere a Monza. 

Al volante ubriaco uccide un ragazzo

Gli accertamenti effettuati a sei ore di distanza dall'incidente stradale hanno dato esito positivo all'alcol. Il conducente è risultato avere in circolo una quantità di alcol compresa tra 0,8 e 1,5 g/l e per questo è stato denunciato anche per guida in stato di ebbrezza. 

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