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Cronaca Bellano / Piazza S. Giorgio

Orrido di Bellano, l'Assessore regionale all'ambiente scrive al Sindaco

In una lunga lettera indirizzata al Primo cittadino Roberto Santalucia, l'Assessore Claudia Maria Terzi auspica una soluzione positiva della controversia tra il Comune e l'Agenzia per la protezione ambientale.

L'Assessore regionale all'ambiente Claudia Maria Terzi scrive al Sindaco di Bellano, Roberto Santalucia, a proposito della multa, poi smentita, dell'Agenzia regionale protezione ambiente per il troppo rumore della cascata dell'Orrido.
«Caro Roberto, ho letto con sincero interesse la sua lettera-appello sul caso della Cascata dell'Orrido finita alla ribalta delle cronache, non solo locali, in queste ultime settimane più per il 'rumore' delle sue dichiarazioni che per il contenuto stesso della vicenda -scive l'Assessore -So bene quanto non sia semplice oggi esercitare la funzione di primo cittadino, soprattutto nei piccoli comuni: sempre meno risorse e servizi che rischiano di essere tagliati. Ho un grande rispetto per lo sforzo quotidiano che mettete in campo quali difensori della comunità in cui vivete. Questo però non mi esime dal fare alcune precisazioni in merito alla vostra lettera che sconta purtroppo alcune inesattezze e forzature».
Terzi, dopo aver spiegato di essere a conoscenza della vicenda grazie agli elementi forniti da Arpa, prosegue: «Regione Lombardia si è subito interessata alla vicenda al solo scopo di valutare potenziali contributi alla risoluzione del caso. L'Arpa, consapevole dei problemi che si sarebbero generati nell'attuare le misurazioni, si è fatta parte attiva formalizzando una richiesta di incontro al Sindaco (ottobre 2013) per esaminare congiuntamente la problematica e cercare di trovare soluzioni. In quella sede l'Amministrazione Comunale rilevava che era prossima la stipula di una nuova convenzione con la società idroelettrica in cui si stabiliva una riduzione degli orari di funzionamento. In primavera, visto il persistere del disturbo sono state effettuate le dovute misurazioni nell'abitazione del cittadino (dal 7 al 16 giugno 2014), che hanno dimostrato come la sorgente sonora costituita dalla "cascata artificiale facente parte dell'Orrido" (come da convenzione) generava il superamento dei limiti di legge. Arpa, in qualità di organo Accertatore, come previsto dalla legge, ha dunque provveduto alla comunicazione della violazione notificandola all'autorità competente (il Comune nella persona del Sindaco) cui spetta assumere tutti i provvedimenti ritenuti necessari, sia di carattere sanzionatorio che di mitigazione dell'inquinamento acustico». 
«In merito alla richiesta che il Comune ha formulato ad Arpa di ritirare la notifica della sanzione amministrativa - continua l'assessore Terzi - devo ribadirle che Arpa, in qualità di organo tecnico a supporto degli enti competenti, svolge unicamente accertamenti di tipo strumentale e, non essendo Autorità competente, non è titolare del procedimento sanzionatorio ma è solo preposta all'accertamento e alla contestazione nel caso di superamento dei limiti di legge; spetta al Comune, quale Autorità competente, valutare quanto riscontrato dall'Agenzia e assumere tutti i provvedimenti conseguenti (compresa l'eventuale archiviazione della sanzione, opportunamente motivata). Lo ripeto: né Arpa e tantomeno la Regione possono multare. L'8 ottobre scorso avete incontrato il Prefetto e il dirigente territoriale di Arpa per facilitare una soluzione positiva della vicenda. Sono certa che la soluzione sia ormai vicina. Mi auguro quindi che non si continui erroneamente a scrivere che a sanzionare il Comune sia stata la Regione Lombardia».
L'Assessore conclude con un appello alla responsabilità: «Come mio costume, sarò sempre al fianco Suo e di tutti i suoi colleghi amministratori locali, per quanto nelle mie possibilità. Ma sarò, con altrettanta decisione, sempre vigile nel tutelare l'immagine di Regione Lombardia, cui non possono essere "scaricate" le responsabilità locali che sfuggono di mano. Questo è il nocciolo di sussidiarietà e del federalismo: la responsabilità di gestire i bisogni delle comunità più vicino possibile a dove questi nascono. Una lezione che amo ripetere, in primis a me stessa, tutti i santi giorni per ricordarmi bene come condurre l'assessorato regionale che ho l'onore di guidare su delega del Presidente Maroni».

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