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Arriva il sistema Ris-Pacs negli ospedali lecchesi, le radiografie diventeranno digitali

Il sistema di radiodiagnostica digitalizzata permetterà di visionare i referti dal computer, a casa ma anche in sala operatoria

Arriva finalmente negli ospedali e nei presidi del territorio il sistema Ris-Pacs, ovvero il nuovo sistema di gestione informatizzata della radiodiagnostica, ma non solo: dall'accettazione fino al referto e alla gestione delle radiografie, tutta la procedura sarà convertita in formato digitale.

È stato firmato ieri 11 novembre, infatti, il contratto fra l'Azienda ospedaliera lecchese e la società Andra, che si è aggiudicata l'appalto, lo scorso 17 settembre, per la trasposizione in digitale della radiodiagnostica. L'implementazione della nuova tecnologia inizierà a dicembre e, stando alle previsioni, sarà completata entro giugno 2015.

«Il mondo della radiodiagnostica ha subito notevoli trasformazioni negli ultimi anni: quella fondamentale ha consentito di passare  dal film radiografico alle immagini digitali. I sistemi Ris-Pacs nascono esattamente dalla necessità di gestire questo nuovo mondo di  immagini ,  senza più dover produrre documenti cartacei e stampare pellicole radiografiche». A parlare così è Fausto Declich , Direttore della struttura di Fisica sanitaria dell’Azienda ospedaliera e responsabile del processo di implementazione del sistema, che consta di due componenti.

«Il Ris, Radiology information system, serve per gestire gli aspetti amministrativi: prenotazione, accettazione, avvenuta esecuzione, scrittura del referto e firma digitale, mentre il Pacs, Picture archiving and communication system, è la componente che svolge le funzioni di visualizzazione e rielaborazione delle  immagini radiologiche e quindi di archiviazione delle immagini stesse su supporto informatico».

Il nuovo sistema, quindi, permetterà di lavorare con immagini al computer, con grandi vantaggi: «si possono fare ingrandimenti – spiega Declich – modificare l'aspetto delle immagini, fare misure e visualizzare contemporaneamente l’esame appena acquisito con quelli precedenti».

Con il sistema digitale non è nemmeno necessario stampare la radiografia per i pazienti: a loro, infatti, verrà consegnato un CD o DVD, che contiene le immagini e un software autoinstallante che permette di visualizzare l’esame su qualsiasi computer. Nel caso dei pazienti ricoverati, le immagini e i referti sono consultabili dai medici dei reparti di degenza sui tutti i pc presenti in ospedale, sale operatorie comprese.

Il Ris-Pacs, di fatto, è un sistema che rivoluziona la radiodiagnostica e il modo di lavorare nell'intero ospedale: «Il reparto di degenza – chiarisce Fausto Declich – effettua la richiesta di esame su sistema informatico e può vedere immagini e referti appena questi sono disponibili, senza dover far viaggiare carta e film radiografici. È ragionevole prevedere una migliore efficienza dei processi e una diminuzione dei tempi di ricovero, come peraltro dimostrato in ospedali che si sono già dotati di questo sistema».

Il sistema verrà implementato presso gli ospedali Manzoni, Mandic di Merate, Umberto I di Bellano e al Poliambulatorio di Oggiono, e sarà utilizzato da tutti i reparti che producono immagini digitali: la gastroenterologia, la cardiologia, la medicina nucleare e la radioterapia.

Il modello utilizzato sarà lo stesso per tutti i reparti: «Per esempio – spiega ancora lo specialista dell’Azienda Ospedaliera – il gastroenterologo avrà a disposizione un sistema informatico che gli permetterà di acquisire il filmato dell’endoscopio durante una gastroscopia, fare le necessarie post-elaborazioni e produrre il referto. La stessa cosa avverrà in cardiologia per gli esami di emodinamica, elettrofisiologia e ecocardiografia».

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