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Cronaca Pescate

«La secca del lago ci danneggia, chiediamo un risarcimento economico»

Il sindaco di Pescate Dante De Capitani scrive all'Autorità di Bacino: «Le acque dovrebbero essere al servizio dei Comuni»

«È ora che tutti i comuni lacustri si attivino per chiedere che le acque del lago non siano al solo servizio degli enti e consorzi della bassa Lombardia ma anche dei comuni rivieraschi, e che i milioni di euro di proventi della vendita delle acque del lago tornino in parte anche a chi sul lago ci vive, lo protegge e viene danneggiato dalle sue secche create dalla regimazione della diga di Olginate da parte del Consorzio dell’Adda».

Il sindaco di Pescate Dante De Capitani ha scritto al presidente dell'Autorità di Bacino Luigi Lusardi, definendo «inaccettabile la situazione in secca delle sponde del Lago di Garlate».

Acque basse nonostante la pioggia

La condizione delle rive, in questo scorcio di Primavera, è delicata, con un bassissimo livello delle acque - nonostante le precipitazioni dei giorni scorsi - che rende inutilizzabili le darsene private, l'alaggio pubblico di Via Alzaia per le imbarcazioni, il pontile comunale e gran parte dei posti barca del Parco Fornaci.

De Capitani segnala inoltre «cedimenti e avvallamenti di muretti a secco e dei manufatti degli scarichi piovani in prossimità delle rive del lago che pongono gravi problematiche, anche operative, per gli interventi di sistemazione e i relativi costi di ripristino».

«I Comuni entrino nel Consorzio dell'Adda»

Il primo cittadino pescatese si rivolge all'Autorità di Bacino affinché si faccia rappresentante dei comuni lacustri chiedendo «interventi risolutori e determinati» alle istituzioni regionali e nazionali. L'auspicio è ottenere «sia risarcimenti sia proventi economici per i disagi subiti, ma anche una condivisione delle regimazioni del lago, con una nostra rappresentanza istituzionale nell'ente di regolazione delle acque del lago, il Consorzio dell'Adda».
 

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