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Martedì, 16 Aprile 2024
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Caso Carlo Gilardi: Brahim e Iene vanno a processo, organizzato il presidio del Comitato

Gli inviati della trasmissione e il badante dell'anziano professore compariranno davanti al giudice a fine giugno

Il caso relativo a Carlo Gilardi va avanti. Venerdì 24 giugno a Lecco si terrà il processo alle Iene e Brahim El Mazoury, il badante dell'anziano professore 91enne che da tempo si trova alla Rsa "Airoldi e Muzzi" di Germanedo. A querelare il noto programma di Mediaset è stato l’avvocato Elena Barra, amministratore di sostegno di Gilardi spesso tirata in causa durante gli approfondimenti eseguiti dalla trasmissione di Italia 1; Brahim, invece, ha sovente spiegato come, a suo avviso, Gilardi si stato “internato” contro la sua volontà. 

In vista dell'importante appuntamento torna a muoversi anche il Comitato "Libertà per Carlo Gilardi", che sarà presente all'esterno del Tribunale di Lecco dalle ore 8.30 alle 15, in contemporanea con le udienze. “Nonostante la scandalosa censura da parte della quasi totalità della stampa locale, che anche ignora le gravi contraddizioni di questa storia ed invece prontissima a rilanciare la propaganda istituzionale, proseguiamo la nostra lotta per la liberazione di Carlo Gilardi, affinché esca tutta la verità, non soltanto quella di comodo dipinta nelle carte - scrivono dal Comitato -. Ribadendo che la versione di chi ha rinchiuso il prof, traballa vistosamente alla luce di prove audio, lettere e testimonianze del diretto interessato, rilasciate anche davanti ai giudici, traballa anche la famosa perizia, su cui ruota tutto quello che pare un copione, perizia che il professionista di parte a cui Carlo si era rivolto, il dott. Tancredi, aveva contestato. Traballano anche vistosamente le sentenze e i processi per circonvenzione alla luce dell'interrogatorio durato 3 ore a cui é stato sottoposto il caro professore, in cui ha scagionato soprattutto il suo ex badante Brahim, definendolo come un figlio”.

“Eppure chi dovrebbe garantire i diritti di Carlo, malgrado le nostre e vostre segnalazioni e trasmissioni tv con prove eclatanti, fingono di non vedere e i tanti "Ponzio Pilato" anche insospettabili che si sono succeduti, non fanno nulla per mettere fine a questa squallida ingiustizia - prosegue il comunicato -. Ci sarebbe anche da domandarsi il perché in una vicenda già densa di ombre che certamente richiederebbe massima trasparenza, Carlo non sia presente ai vari filoni di processi che lo riguardano. Diciamo basta a questa farsa! Saremo vicini alle Iene e a Brahim, durante l'udienza che li riguarda, per aver svolto un lavoro encomiabile che tutti noi abbiamo visto, ma che a qualcuno ha probabilmente dato fastidio”.

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