Prevenzione e contrasto della criminalità, approvata la legge regionale
Ecco le norme contenute nel provvedimento
La lotta alla mafia diventa legge in Lombardia: oggi 16 giugno il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità il provvedimento per la prevenzione e il contrasto alla criminalità organizzata e per la cultura della legalità.
Tra i punti cardine del testo, sintesi delle tre proposte presentate da Pd, Movimento 5 stelle e Giunta, la promozione della cultura della legalità, il sostegno alle vittime, e azioni finalizzate a contrastare i fenomeni delle truffe ai danni delle persone anziane, dell’usura e dell’estorsione.
L'educazione alla legalità entrerà anche nelle scuole, con progetti riguardanti anche il bullismo e le devianze giovanili, e la “Giornata regionale dell’impegno contro le mafie e in ricordo delle vittime”, che sarà celebrata il 21 marzo.
Un aiuto arriverà anche per gli enti locali che avvieranno progetti di contrasto alla criminalità organizzata e ai reati di stampo mafioso, ma anche per il recupero e la riconversione dei beni confiscati alle mafie.
Nello stanziamento complessivo, che ammonta a 3 milioni e 800mila euro, sono inoltre compresi fondi per aiutare le vittime di usura ed estorsione, le spese legali dei cittadini vittime di reati e accusati di eccesso colposo di legittima difesa, e il risarcimento a coloro che hanno subìto ingenti danni a causa degli atti vandalici compiuti nelle manifestazioni violente degli ultimi mesi.
«Siamo stati capaci di dar vita a provvedimenti in cui ci sono fondi reali per riuscire a fare tante cose, a cominciare dalla confisca di beni alle mafie. Abbiamo il dovere di restituire alla collettività ciò che, alla stessa collettività, è stato indebitamente sottratto - ha commentato il Consigliere regionale lecchese Mauro Piazza (Ncd) - In Brianza abbiamo dovuto registrare non pochi episodi mafiosi e intorno al fenomeno ci sono al contempo tanta sensibilità e altrettanta ignoranza. I ragazzini, per esempio, restano affascinati dalle auto di grossa cilindrata fiammanti dei boss, senza neppure ipotizzare quali e quanti fatti delittuosi sottendano quei bolidi. Ecco allora che l'aspetto educativo è fondamentale e la Regione da tempo si spende in incontri con le scolaresche per far comprendere il bene sommo dei comportamenti corretti e rispettosi della legalità».
«La Lombardia non è certo la regione principe delle infiltrazioni, ma non possiamo ritenerci immuni. Lo scopo di questa legge è continuare a far crescere anticorpi nell’organismo del nostro territorio con iniziative che hanno lo scopo di alzare la guardia per evitare non solo una presenza diffusa e pervasiva di questi fenomeni, ma anche solo la possibilità di una formazione di episodi di tale natura», ha commentato il presidente del Consiglio regionale, Raffaele Cattaneo, al termine della votazione.