Processionaria, volontario urticato: esposto del Codacons
L'episodio è accaduto vicino al baitello del Ger, vittima un volontario. L'associazione dei consumatori chiede un intervento deciso di Comune e Asl
Il parassita della processionaria continua a creare problemi nel nostro territorio. Con l'approssimarsi della bella stagione, i parassiti hanno abbandonato i loro nidi creando le celebri lunghe file alle quali devono il loro nome.
Questa specie di lepidottero è molto infestante e distruttiva per la vegetazione, ma può anche causare fastidio e pericolo all'uomo, come accaduto qualche giorno fa nella zona del baitello del Ger, dove un volontario è entrato in contatto con la processionaria e ha manifestato una reazione allergica, dovendo ricorrere alle cure mediche. I più esposti a rischi sono i bambini, per non parlare dei cani che a causa degli effetti urticanti del bruco possono persino morire.
Processionaria: cos'è e dove vive
Il problema nel nostro territorio è particolarmente diffuso lungo i boschi del Vallo del San Martino. A Rancio, qualche anno fa, furono raccolte un migliaio di firme per chiedere a Comune e Asl di trovare una soluzione, tuttavia senza trovare riscontri positivi dagli interventi messi in atto.
Sull'argomento si segnala ora l'esposto alla Procura di Lecco del Codacons, che invita le istituzioni a non ignorare il problema. «Si tratta di un parassita che nidifica sui pini piantati molti anni or sono nella zona del Vallo paramassi ai piedi del San Martino. La processionaria è pericolosa per gli animali e per le persone, in particolare modo per i bambini ed è anche pericolosa per la vegetazione. Più volte gli abitanti della zona hanno sollecitato l'intervento delle autorità, purtroppo senza risultati» spiega Alberto Anghileri, consigliere comunale di Cambia Lecco.