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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Via Giuseppe Ongania

Profughi, Sala Ticozzi gremita all'incontro per capire la situazione

La serata di approfondimenti organizzata da Qui Lecco Libera ha visto un'ampia partecipazione di cittadini

Ha riempito la Sala Ticozzi di via Ongania l'incontro dal titolo "Per la sola ragione del viaggio", che si è svolto nella serata di ieri 16 settembre e ha visto l'avvocato Paolo Oddi dell'Asgi, Associaizone per gli studi giuridici sull'immigrazione, approfondire la questione dei migranti che nelle ultime settimane sono stati accolti a Lecco e in provincia.

Guidato dalle domande di Duccio Facchini di Qui Lecco Libera, organizzatrice della serata, Oddi ha fornito alla platea diverse statistiche sugli arrivi in Italia e in Europa, e ha toccato anche i temi dell'accoglienza e dei rimpatri.

Solo nei primi nove mesi del 2015, ha spiegato Oddi, hanno attraversato il Mediterraneo oltre 432mila persone, di cui "solo" il 28% in Italia, il 70% è arrivato sulle coste greche e il rimanente 2% divisa fra Spagna e Malta; quasi 3mila, invece, sono stati coloro che durante i viaggi della speranza hanno perso la vita. Numeri che non vanno sottovalutati, e che fanno sì che il problema vada trattato in maniera approfondita da parte dei governi europei.

Le leggi che l'Unione europea si è data, ha spiegato Oddi, sulla carta sono avanzatissime, ma davanti a un problema reale e di dimensioni così ampie mostra delle falle non indifferenti: a punti cardine stabili come gli accordi di Schengen e la Convenzione di Ginevra si affiancano accordi labili fra i paesi ospiti, e un regolamento nato per "smistare" più facilmente gli arrivi su tutto il territorio, come la Convenzione di Dublino, ha portato a un ribaltamento della situazione, con arrivi concentrati quasi esclusivemante nel sud del continente e migranti che cercano di non farsi identificare prima di aver raggiunto Paesi come la Germania o la penisola scandinava.

I centri "hotspot" in cui acogliere e registrare i migranti potrebbero rivelarsi una buona soluzione, ha spiegato ancora Oddi, perché permetterebbero di identificare le persone in arrivo e di procedere subito a capire chi avrebbe o meno i requisiti per rimanere e chiedere l'asilo, o chi invece dovrebbe essere rimpatriato. Un'altra soluzione al problema potrebbe essere creare dei cordoni umanitari e facilitare l'arrivo dei migranti, in modo da toglierli dalle mani dei trafficanti e dalle carrette del mare. Un'idea, però, che prima di poter essere attuata ha ancora disogno di essere discussa dai Governi dell'Europa, con l'intenzione di trovare un accordo condiviso.

La seconda parte della serata è stata poi dedicata agli interventi di associazioni, volontari e cooperative che operano con i migranti, che hanno portato le loro testimonianze di come  si svolgono le giornate e le arrività nei campi e nei centri di accoglienza.

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