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Cronaca

Himalaya, i Ragni alla conquista della parete ovest del Bhagirathi VI

Partirà ad agosto la spedizione che vedrà Della Bordella, Schiera e De Zaiacomo impegnati nell'ascesa sulla parete inviolata

Cinquanta giorni per scalare il Bhagirathi IV e arrivare alla vetta passando per il pilastro verticale della parete ovest, tuttora inviolata: è questo l'obiettivo della nuova spedizione organizzata dai Ragni di Lecco, che vedrà Matteo Della Bordella, Matteo De Zaiacomo e Luca Schiera impegnati in una ascesa di 6193 metri dal prossimo agosto.

Un obiettivo ambizioso per gli alpinisti lecchesi, che il 16 agosto lasceranno il capoluogo alla volta dell'Himalaya per mettere il sigillo su una parete ancora "vergine" del gruppo montuoso che ha visto scrivere pagine storiche dell'alpinismo mondiale. «Cercavamo grandi pareti in un ambiente isolato e grandi difficoltà tecniche - spiega Matteo Della Bordella - L'idea ci è venuta guardando le foto di quei luoghi magnifici».

La salita metterà alla prova i tre "maglioni rossi", che sperano di poter affrontare l'ascesa in arrampicata libera per la maggior parte possibile, condizioni ambientali permettendo. E che, nel caso, hanno già pronto un piano B: il Bhagirathi III  ha visto fallire, finora, i tentativi di "libera", ma le condizioni particolari della roccia costituiscono un'ottima sfida per gli alpinisti lecchesi.

Ad accompagnare Della Bordella, De Zaiacomo e Schiera ci sarà Arianna Colliard, 32enne valdostana dalle ottime capacità alpinistiche cui è affidato il compito di documentare la spedizione, come già fatto in Patagonia e in Pakistan durante l'ascesa sulla Uli Biaho.

Per prepararsi alla spedizione, che partirà il 16 agosto e vede il ritorno prefissato per il 7 di ottobre, i tre alpinisti si sono cimentati in diverse ascese "di riscaldamento", in modo da prepararsi al meglio all'avventura himalayana: tra le mete, il monte Bianco e la salita Jori Bardill, la Marmolada e il Pizzo Badile.

Oltre ai tre Ragni impegnati sul Bhagirathi, a fine luglio sarà tempo di partire per altri due membri del gruppo alpinistico lecchese: Lorenzo Festorazzi  e Silvano Arrigoni si recheranno in Perù per arrivare in vetta ai 6.126 metri dello Jirishanca, già "conquistato" da Casimiro Ferrari, Gigi Alippi e un 60enne Riccardo Cassin nel 1969. Stavolta però i due lo affronteranno passando per una via differente.

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