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I dettagli

Schiaffi e la rapina con la pistola: così è scattato l'arresto per Baby Gang

Gli inquirenti hanno ricostruito gli episodi costati il carcere al rapper lecchese e ai colleghi Neima Ezza e Samy

Emergono nuovi dettagli sulle rapine costate l'arresto al rapper lecchese Baby Gang. Lui e due giovani colleghi (Neima Ezza e Samy) sono stati arrestati dalle forze dell'ordine per quattro rapine tra Milano e Vignate. Gli arresti sono avvenuti nella giornata di mercoledì 19 gennaio da parte di polizia e carabinieri su ordine del gip Manuela Scudieri, che ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare su richiesta del pm Leonardo Lesti.

Zaccaria Mouhub, meglio noto come Baby Gang, e Amine Ez Zaaraoui, ovvero Neima Ezza, ventenni, e Samy, diciottenne, sono considerati responsabili di almeno quattro episodi su cui hanno indagato l'ufficio prevenzione generale della questura di Milano e dai carabinieri della compagnia di Pioltello. Per Baby Gang si sono aperte le porte del carcere mentre Neima Ezza e Samy sono ai domiciliari.

Tre degli episodi contestati sono avvenuti a Milano, a maggio del 2021, in piazza Vetra e alle Colonne di San Lorenzo: i rapinatori hanno colpito le vittime con pugni al petto e schiaffi e poi le hanno derubate delle collanine d'oro. Il quarto episodio contestato è avvenuto invece a Vignate (Milano), a luglio: in questo caso uno degli arrestati, insieme a un complice, è entrato nell'auto di un ragazzo e, sotto minaccia di un'arma, lo ha derubato di denaro, auricolari e anche delle chiavi dell'auto, per impedire che lo seguisse dopo il colpo.

"Spregiudicati e pericolosi"

Il gip ha disposto il carcere per Baby Gang per il pericolo della recidiva e i domiciliari per gli altri due: per Neima Ezza perché incensurato, per Samy per la sua giovane età e l'affidamento in prova a cui era stato ammesso per altri motivi nel 2021. C'è un quarto indagato, un trentaduenne, complice di Baby Gang per la rapina di Vignate, per il quale non sono stati presi provvedimenti cautelari. Secondo quanto scrive il gip nell'ordinanza, i tre rapper hanno agito "facendosi forti della forza intimidatrice del numero dei partecipanti" e in almeno un caso usando anche la violenza: "Modalità - si legge - che depongono per azioni delittuose certamente non occasionali" il segnale "di una particolare spregiudicatezza sintomo di una concreta pericolosità sociale".

Le rapine

Le vittime, tra i 19 e i 23 anni, venivano avvicinate con scuse banali (richiesta di informazioni o un accendino) e poi colpite. La modalità era sempre più o meno la stessa. Vi sarebbe anche un quinto episodio, al momento non contestato. I tre sono stati individuati attraverso le telecamere di sorveglianza e le testimonianze delle vittime.

I primi due episodi sono avvenuti la sera del 22 maggio 2021 in zona Colonne di San Lorenzo. La prima vittima è stata avvicinata da tre persone: uno ha chiesto un accendino, un altro lo ha distratto mettendogli la mano attorno al collo e sferrandogli un pugno al petto e gli ha strappato la catenina da 1.500 euro di valore, per poi darla in mano al terzo, riconosciuto e identificato in Samy.

Poco più tardi, stavolta in quattro hanno avvicinato un'altra vittima a cui hanno chiesto un'informazione per poi strappargli due collane e minacciarlo intimandogli di non chiamare nessuno. In questo caso Neima Ezza sarebbe colui che ha materialmente strappato le collane mentre erano presenti Samy, un minorenne per il quale si procede separatamente e una quarta persona non identificata.

Il giorno dopo, sempre in orario serale, in tre hanno accerchiato la terza vittima in piazza Vetra. Ancora una volta sarebbe stato Neima Ezza a schiaffeggiare la vittima al petto e strappargli la collana, di circa mille euro. Presenti anche Baby Gang e una terza persona non identificata.

Poi c'è la rapina di piazza Vetra del 4 giugno, per la quale si sospetta un coinvogimento soprattutto di Samy e dello stesso minorenne del secondo colpo: i riscontri successivi effettuati dalla questura milanese sui tabulati telefonici non sarebbero però univoci. Ad agire, sempre strappando la collanina dopo un accerchiamento, una decina di ragazzi. Il quinto episodio infine a Vignate nel mese di luglio, con "l'irruzione" in un'automobile per derubare un ragazzo minacciandolo con una pistola.

Chi sono Neima Ezza e Baby Gang

Nel mese di aprile del 2021, il rapper Neima Ezza aveva fatto parlare di sé perché, durante le riprese di un video musicale in strada, nel quartiere milanese di San Siro, circa trecento ragazzi presenti avevano iniziato a lanciare sassi e bottiglie contro la polizia, intervenuta per disperdere l'assembramento. Alle riprese era presente anche Baby Gang, amico di Neima Ezza: a gennaio 2022 la questura di Sondrio (dove risiede) ha chiesto per lui la sorveglianza speciale, definendolo "persona pericolosa".

Chiesta la sorveglianza speciale per Baby Gang

L'applicazione di una misura di sorveglianza speciale è stata chiesta dalla questura di Sondrio, per la durata di due anni, a carico del ventenne Zaccaria Mouhib, in arte Baby Gang, che fa parte del collettivo Seven 7oo, 'made in san Siro' e che in passato aveva già ricevuto un Daspo Willy insieme all'artista Mattia Barbieri, aka Rondo Da Sosa, dopo una rissa davanti alla discoteca Old Fashion di Milano. Per lui il questore meneghino Giuseppe Petronzi, aveva deciso come fossero off limits bar, discoteche e locali pubblici della città.

La misura nei confronti del ragazzo, rappresentato dall'avvocato Niccolò Vecchioni, è stata discussa mercoledì 12 gennaio davanti alla sezione misure di prevenzione del Tribunale milanese, presieduta da Fabio Roia. L'udienza è stata aggiornata all'8 febbraio. Sulla misura richiesta, contestata dalla difesa, decideranno i giudici al termine del procedimento.

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