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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Oggiono / Piazza Alessandro Manzoni

Rapinavano farmacie e supermarket, arrestati quattro giovani

Tutti sotto i 25 anni, i giovani malviventi usavano pistole a salve e un coltello da macellaio per minacciare le vittime. Nei guai anche la fidanzatina di uno di loro, che lo avrebbe aiutato a sfuggire alle indagini

Due rapine in farmacia e altrettante nei supermarket, tutte messe a segno in negozi della Bianza lecchese: di questo sono accusati tre giovani, arrestati all'alba di ieri 17 febbraio dai carabinieri di Merate nell'operazione "Mito rossa", che vede coivolti anche la fidanzata di uno dei tre e un "quarto uomo".

Gli accusati sono tutti giovani sotto i 25 anni: si tratta di Soufiane Essalhi, marocchino classe 1993 e senza fissa dimora, già in carcere a Pescarenico, Arbi Tosku, nato in Albania nel ’92 e residente a Barzanò, e Soltan Al Gasem, 18enne nato a Dubai da genitori marocchini e oggi residente a Besana Brianza (Mb). I tre sono ritenuti responsabili a vario titolo delle rapine, messe in atto insieme al "quarto uomo" Maltin Cela, 23 anni, già individuato dai carabinieri e attualmente agli arresti domiciliari a Valmadrera. 

I quattro sono ritenuti responsabili delle rapine a mano armata alla farmacia Centrale di Oggiono e alla Aldeghi di Molteno, e nei supermercati Ld di Cassago Brianza e Sigma di Molteno, tutte commesse fra giugno e agosto dello scorso anno, per un bottino totale ci circa 8mila euro. Proprio il 22 agosto, i militari erano riusciti a catturare Maltin Cela a Molteno, mentre cercava di fuggire dopo la rapina al supermarket, e dal suo arresto sono partite le indagini che hanno permesso, grazie alle analisi dei sistemi di videosorveglianza comunali, in particolare a Oggiono e Cassago, prima di risalire all'auto utilizzata per tutte e quattro le rapine, l'Alfa Mito rossa in uso a Tosku, e poi all'identità degli altri tre malviventi.

Per la 19enne K.C., residente a Garbagnate Monastero e fidanzata con uno dei quattro arrestati, è invece scattato l’obbligo di presentazione quotidiano alla Polizia Giudiziaria: la giovane compagna di Soufiane Essalhi, infatti, sarebbe accusata di averlo aiutato dapprima a sottrarsi alle ricerche dei Carabinieri, e in seguito ad eludere le investigazioni condotte nei suoi confronti.

Le armi utilizzate durante i "colpi", una pistola semiautomatica e un revolver, entrambi a salve, erano già state recuperate e sequestrate nel mese di agosto, dopo l’ultimo colpo, abbandonate dai malfattori in fuga nel centro di Molteno. Oltre a queste, i carabinieri hanno recuperato un coltellaccio da macellaio che poteva essere utilizzato in caso di un’eventuale reazione da parte delle vittime.

Dopo l'arresto, i giovani sono stati portati alla Casa circondariale di Pescarenico, dove si trovano a disposizione dell'Autorità giudiziaria.

Guarda il video delle rapine

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