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Cronaca

Polizia locale, la Bordonali a Lecco spiega la proposta di riforma regionale

L'assessore: "Il modello prevede che siano adeguate funzioni, qualifiche e strutture"

«Regione Lombardia fa da capofila per riformare, a livello nazionale, il sistema di polizia locale». Lo ha ribadito l'assessore Bordonali durante il convegno "Comuni, protezione civile e sicurezza. Direttive regionali e altri aggiornamenti normativi", che si è svolto a Lecco nel pomeriggio di mercoledì 16 marzo.

La proposta lombarda ha suscitato "interesse". Serve però l'avallo di cinque Regioni per presentare la proposta di legge al Parlamento. «Stiamo creando un fronte comune con altri enti regionali - ha spiegato Bordonali - che va al di là dei colori politici delle maggioranze».

Il modello lombardo prevede che siano definiti in modo chiaro i compiti delle Polizie locali e che siano adeguate alle esigenze le funzioni, le qualifiche e le strutture dei comandi. Inoltre, sarà necessario istituire un contratto di lavoro autonomo rispetto a quello della pubblica amministrazione, assimilabile al comparto sicurezza e con profili previdenziali e assistenziali equiparati a quelli delle forze dell'ordine.

«Crediamo inoltre - ha aggiunto l'assessore - che gli agenti di Polizia locale debbano avere accesso al sistema di indagine (Sdi) e ai dati dei database del Viminale. Insistiamo inoltre su una gestione integrata del sistema, con comandi costituiti da un numero minimo di 18 operatori. L'anno scorso abbiamo approvato la nuova Legge regionale, ma sappiamo che diverse modifiche possono essere introdotte solo con una riforma nazionale».

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