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Cronaca Piazza Armando Diaz

Covid-19, nuova ordinanza regionale: nuove regole per bar e ristoranti, "stop" alle competizioni dilettantistiche da contatto

Da sabato entreranno in vigore le nuove misure: decisiva la riunione pomeridiana con i sindaci dei capoluoghi di Provincia. Al Governo richieste per le scuole

«Un confronto schietto, utile e produttivo, svolto in un clima costruttivo e positivo». Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, commenta la riunione con i sindaci dei capoluoghi di Provincia (collegati da remoto) alla quale hanno partecipato anche il prefetto di Milano, Renato Saccone, e i capigruppo dei partiti presenti in Consiglio regionale. L'incontro è stato introdotto da una descrizione dettagliata da parte dei tecnici sulla situazione epidemiologica della regione.

Al termine del confronto durante il quale sono stati recepiti i suggerimenti dei sindaci e dei capigruppo di maggioranza e opposizione, le parti hanno condiviso unanimemente una serie di indicazioni che verranno sottoposte al Comitato Tecnico Scientifico per essere poi formalizzate con un'ordinanza che entrerà in vigore a partire da domani, sabato 17 ottobre, e varrà sull'intero territorio regionale. 

«Regole per bar e ristoranti». Fermati i campionati tra i dilettanti

L'ordinanza contiene lo stop di tutte le competizioni sportive dilettantistiche di carattere regionale che prevedano il contatto fisico, comprese quelle dei settori giovanili; concessi invece, gli allenamenti. Con i sindaci è stato poi condiviso di rimodulare le regole e gli orari per bar e ristoranti, che chiuderanno alle 21, vietando altresì il consumo sul suolo pubblico: i bar dalle 18 potranno stare aperti solo con il servizio al tavolo e dovranno chiudere alle 21; ristoranti aperti solo fino alle 23. Il provvedimento della Regione prevede anche la chiusura delle sale gioco, sale scommesse e sale bingo.

Scuola: richieste e misure

Tutte le parti presenti all'incontro hanno condiviso la necessità urgente di trasmettere al Governo un messaggio forte e chiaro sull'opportunità di attivare un modello scolastico che preveda lezioni a distanza alternate e lo scaglionamento dell'orario di ingresso a scuola, così da togliere pressione al sistema del trasporto pubblico locale. Analoga proposta riguarda le Università per le quali si chiede la didattica a distanza ad esclusione delle matricole e dei tirocinanti.

Verrà chiesto al Governo anche un aumento della quota dello smartworking, per tutte le attività in cui questo è attuabile: «Chiederemo al Governo - ha concluso Fontana - di prevedere in maniera decisa e significativa risorse compensative per quelle attività economiche che inevitabilmente subiranno ripercussioni dagli esiti di questa decisione condivisa da tutti i soggetti oggi seduti al Tavolo».

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