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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Piazza Alessandro Manzoni

Lecco, tutto pronto per il restauro del monumento ad Alessandro Manzoni

Presentato l'intervento che riporterà la statua al suo "attuale" splendore

Inizieranno probabilmente già domani 12 novembre i lavori preliminari del restauro del monumento nazionale ad Alessandro Manzoni, inaugurato nel 1891 nella piazza dedicata allo scrittore.

La statua del “sciùr Lisander” verrà nascosta dalle impalcature che consentiranno ai restauratori di svolgere il loro intervento, partendo proprio dalle analisi sullo stato di conservazione del monumento e della base. Un intervento da circa 20mila euro che è stato presentato a Palazzo Bovara nella mattinata di oggi dal Sindaco Brivio, con gli Assessori Piazza e Valsecchi e lo sponsor, il gruppo Bonaldi di Bergamo.

«Il monumento ad Alessandro Manzoni è parte della storia di Lecco e delle sue radici - ha affermato Virginio Brivio - il suo restauro rappresenta anche un esempio importantissimo di collaborazione fra pubblico e privato, che è possibile mettere in atto anche grazie al cosiddetto “art bonus”»: grazie a una norma approvata lo scorso anno, infatti, gli imprenditori che quest'anno hanno deciso di investire a sostegno della cultura hanno benefici fiscali sotto forma di credito d’imposta.

«Per noi è una grandissima oportunità - ha aggiunto Simona Bonaldi, titolare del gruppo orobico di concessionarie d’auto che venerdì aprirà il suo primo showroom in provincia di Lecco - perché tutti gli italiani sono legati ad Alessandro Manzoni, che fa parte dei nostri studi scolastici. Abbiamo accolto l’opportunità offerta dal Comune anche perché arte e imprenditoria sono due mondi legati fra loro da sempre, e vogliamo che questo sia il primo passo della nostra storia lecchese, in partenza venerdì con l’apertura dello showroom di Garlate».

La collaborazione fra Palazzo Bovara e sponsor passa anche per il mondo delle associazioni, come hanno spiegato Rinaldo Zanini, presidenti di Appello per Lecco, e Tiziana Rota, che guida gli Amici dei musei lecchesi: «Fare rete per promuovere la cultura non è una novità a Lecco - ha spiegato Zanini - succede già dalla fine del 1800, quando si è costituito il comitato che ha voluto proprio la realizzazione del monumento a Manzoni». Un’inclinazione, quella al civismo, sottolineata anche da Rota: «Il restauro può riaprire percorsi di approfondimento  sul Manzoni».

Un'idea sposata anche dall'Assessore alla cultura, Simona Piazza: «È significativo che l’intervento parta mentre sono in atto i lavori al piano terra di Villa Manzoni e segua di poco la colcusione di quelli al convento di Pescarenico: la nostra intenzione è recuperare e valorizzare l’eredità manzoniana, per metterla di nuovo a disposizione di cittadini e turisti. Contiamo di poter lavorare in sinergia con i privati anche per quanto riguarda il restauro dell’intera villa».

«Il restauro del monumento è un omaggio a persone che hanno nobilitato la città e sono nate qui - ha aggiunto l’Assessore ai lavori pubblici Corrado Valsecchi, riferendosi anche ad Antonio Stoppani, che chiese a gran voce il realizzazione del monumento a Manzoni - lecchesi doc che hanno fatto la storia della letteratura, della geologia e dell’Italia».

Prima di cominciare il restauro, sarà necessario un attento esame ambientale sulla statua, per capire anche l’impatto che gli alberi circostanti hanno avuto sul marmo e sul granito nel corso di 124 anni. In base agli esiti si capirà meglio come intervenire per riportare l’opera al suo “attuale” splendore, per dirla con le parole di Giacomo Luzzana, restauratore che si occuperà dei lavori: «Non mi piace parlare di “antico” splendore, perché un’opera d’arte con il tempo si evolve, e il valore che ha è dato anche dal tempo».

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