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Lecco ricorda i martiri delle foibe e gli esuli giuliano-dalmati: «Odio e violenza sono sempre negativi»

La cerimonia è stata officiata dalle istituzioni cittadine. Sul posto anche Enzo Batuzzi, esule all'età di undici anni

Anche a Lecco, presso il Lungo Lario in località Riva delle Foibe, si è tenuta la cerimonia in occasione del “Giorno del ricordo”, solennità civile nazionale italiana che si celebra il 10 febbraio di ogni anno.

L’intento della Legge che l’ha istituita nel 2004 è quello di «conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale». 

Lecco ricorda i martiri delle foibe e gli esuli giuliano-dalmati

Dopo aver deposto una corona floreale commemorativa nella zona in cui è affisso il cartello, rimosso nei giorni scorsi a scopo preventivo contro possibili azioni vandaliche, hanno preso la parola il Prefetto di Lecco Michele Formiglio, il Presidente della Provincia di Lecco Claudio Usuelli, il Sindaco di Lecco Virginio Brivio ed Enzo Batuzzi, esule all'età 11 accolto dalla città di Lecco. Numerosi i cittadini intervenuti, così com'è stata folta la rappresentanza dei sindaci della provincia lecchese.

Tutti hanno voluto sottolineare l’importanza di ricordare con l’istituzione del Giorno del Ricordo, attraverso il quale si vuole restituire un senso di pace e giustizia a tutti quei profughi giuliano-dalmati e alle vittime di quel tragico periodo in cui migliaia d'italiani furono costretti ad abbandonare la loro terra natia, l’Istria. 

Lecco celebra il Giorno del Ricordo

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