Rino Barbieri è stato confermato alla guida della Fiva Confcomercio Lecco. Gli associati del gruppo che comprende i commercianti su aree pubbliche si sono riuniti lunedì 16 giugno presso la sede dell’associazione in piazza Garibaldi per l’assemblea che ha portato all'elezione del nuovo consiglio. 

Oltre a Barbieri, ambulante di Airuno, il direttivo lecchese sarà composto da Tiziano Turcato (Colico), Renzo Invernizzi (Primaluna), Matteo Azzalini (Sirone), Giuseppe Diodato (Novedrate), Giovanni Ciresa (Introbio), Dario Combi (Barzio), Nazzaro Denti (Bellano), Pietro Cimino (Abbadia), Giuseppe Viganò (Rogeno); per Denti, Cimino e Viganò si tratta di una novità nel consiglio.

“Ringrazio i colleghi per la fiducia – ha spiegato Barbieri, presidente della Fiva Lecco dal maggio 2012 quando era subentrato in seguito alle dimissioni di Giandomenico Beri – Continueremo nel lavoro iniziato due anni fa di difesa della categoria e di tutela degli interessi degli ambulanti. In occasione del primo direttivo distribuirò le deleghe ai consiglieri e individuerò i diversi referenti per i principali mercati del territorio. Le nostre attività attraversano un momento di grave difficoltà, dovuto non solo alla crisi, ma anche ad una concorrenza sleale proveniente dai paesi extraeuropei.

I controlli effettuati dagli organi competenti non portano a risultati, non per mancanza di professionalità, ma perché l’iter di riscossione di eventuali ammende comminate agli abusivi troppo spesso non raggiunge lo scopo prefissato. E ancora, esistono e prosperano attività di mercatini hobbistici, regolate dal semplice scambio di prodotti: in verità si vende di tutto senza scontrini e ricevute fiscali”. Poi Barbieri si sofferma su una delle storiche battaglie della categoria, il contrasto al Mercato del Forte: “E’ la più grande bufala disconosciuta dallo stesso sindaco di Forte dei Marmi. Ogni domenica la Lombardia è invasa da questi mercati anche perché di Consorzi del Mercato del Forte ne esistono ben 6! I Comuni fanno richiesta per una manifestazione di sbandieratori e per la vendita di prodotti artigiani, ma in pratica ospitano un mercato di un giorno senza regole aggirando le norme della Regione. 

Su questi temi ho già fatto numerosi esposti e sembra di combattere contro i mulini a vento. Ma non ci arrendiamo”.