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Cronaca Annone di Brianza

Chiude la Riva di Annone, ancora niente accordo sulla cassa integrazione per i dipendenti

Previsti nuovi incontri nelle prossime settimane fra l'azienda e le parti sociali

Ancora niente accordo sulla cassa integrazione straordinaria per gli operai della Riva Acciaio di Annone Brianza: l'incontro di lunedì 7 settembre che si è tenuto alla sede lecchesi di Confindustria, infatti, si è concluso con un nulla di fatto.

L'azienda ha riconfermato quanto aveva già annunciato lo scorso giugno: allo scadere dei contratti di solidarietà, il prossimo 30 settembre, chiuderà i battenti, lasciando a casa i 40 dipendenti che, con i rappresentanti sindacali, stanno chiedendo ormai da mesi di essere tutelati nel momento in cui perderanno il lavoro. 

La decisione della multinazionale di chiudere la sede del Lecchese  dipenderebbe dalla fase fortemente negativa che sta vivendo il mercato della rete elettrosaldata, in caduta negli ultimi anni a causa della crisi edilizia, una situazione peggiorata ulteriormente dai sequestri che hanno coinvolto l'Ilva di Taranto, parte del gruppo Riva, e delle pesanti conseguenze economiche dell'indagine "Ambiente svenduto". L'azienda, infatti, per questo era già ricorsa agli ammortizzatori sociali, con il contratto di solidarietà, che ora però si avvia alla scadenza.

Nelle prossime settimane sono in calendario nuovi incontri fra le parti, durante i quali si proverà di nuovo ad arrivare a un accordo per garantire un aiuto ai lavoratori.

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