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Cronaca

Arresti nella sanità lombarda, Maroni: "Sono molto inc..., la Regione si costituirà parte civile"

Duro intervento del presidente lombardo, che dopo l'operazione "Smile" annuncia l'istituzione di una apposita commissione ispettiva

«Sono molto "incazzato" per quello che è successo»: così Roberto Maroni, governatore della Regione Lombardia, ha commentato gli arresti dell'operazione "Smile", che hanno portato dietro le sbarre anche Fabio Rizzi, Consigliere regionale e presidente della Commissione sanità di Palazzo Lombardia.

«Fermo restando la presunzione di innocenza, il lavoro che da anni stiamo facendo per garantire trasparenza, efficienza e una spesa più bassa viene infangato da azioni come queste - è il duro giudizio del presidente lombardo - Una azione che fa male e disturba, ma quello che stiamo facendo va nella direzione giusta. Dobbiamo intensificare i controlli e garantirò con maggiore forza il rispetto delle regole, che è quello che prevede la nostra riforma: non a caso abbiamo previsto l’istituzione della nuova Agenzia di controllo, che abbiamo voluto tutti insieme. Noi possiamo intervenire sulle regole e sulle procedure, ma se qualcuno commette reati e abusi e disattende la legge morale, il nostro compito allora diventa difficile. Noi, comunque, interverremo con maggiore determinazione consapevoli che dobbiamo accelerare l’attuazione della riforma».

Durante l'intervento di ieri 16 febbraio, a poche ore dal blitz che ha scoperchiato un giro di corruzione negli appalti della sanità lombarda, Maroni ha anche comunicato l’istituzione di una commissione ispettiva e ha sottolineato come «la Regione è parte offesa in questa vicenda. Ci costituiremo immediatamente in giudizio, la responsabilità è dei singoli».

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