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Cronaca

Sciopero benzinai: le ragioni della protesta

Il presidente Carlo Rusconi spiega la protesta: "La colpa è della politica delle compagnie"

Si è concluso alle 7 di giovedì 19 giugno lo sciopero di 24 ore dei gestori degli impianti di distribuzione di carburante indetto a livello nazionale da Figisc/Anisa (Federazione italiana gestori impianti stradali carburanti e  Associazione nazionale imprese servizi autostradali) Confcommercio, Faib (Federazione autonoma italiana benzinai) Confesercenti e Fegica (Federazione italiana gestori carburanti e affini) Cisl. 

Il presidente dei distributori di carburante di Confcommercio Lecco, Carlo Rusconi, spiega: “L’andamento dello sciopero dal nostro punto di vista è stato positivo: c’è stata una buona adesione. Sul territorio provinciale sono rimasti aperti i distributori senza logo e pochi altri. Siamo consapevoli dei disagi arrecati agli automobilisti, ma questa è l’unica strada per farci ascoltare e per far valere le nostre ragioni. La causa dei problemi vissuti dalla categoria è legata alla condotta commerciale delle compagnie che vendono ai gestori – in forza del vincolo di esclusiva - i carburanti a prezzi che sono 16/22 centesimi al litro più elevati di quelli praticati alle pompe bianche”. 

Dura la presa di posizione assunta a livello nazionale da Confcommercio: “La categoria è ormai ridotta allo stremo: migliaia di gestori in tutta Italia sono già falliti o stanno abbandonando gli impianti, con un ulteriore duro colpo ai livelli occupazionali. La causa di tutto questo è la persistente condotta commerciale delle compagnie. Chiediamo che si ponga rimedio alla clamorosa ingiustizia della discriminazione dei prezzi che assegna tutti i vantaggi ad una sola parte contraente, quella più forte: il vincolo di esclusiva per il gestore deve essere controbilanciato da un corrispondente vincolo per le compagnie a praticare prezzi di cessione in maniera equa per il prodotto che viene venduto sulla rete sullo stesso bacino territoriale di utenza. Un beneficio per gli stessi automobilisti consumatori”.

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