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Cronaca

Scuola, a inizio settembre l'assegnazione della cattedre

Nella notte tra martedì 1 e mercoledì 2 il cervellone del Ministero assegnerà i posti agli insegnanti supplenti, ma il rischio di dover affrontare un lungo viaggio è concreto

Supplenti, save the date: la mattina del 2 settembre, 10mila insegnanti italiani si sveglieranno e nella loro casella e-mail troveranno la sede individuata dal cervellone predisposto dal Ministero nell'ambito del Piano straordinario di assunzioni contenuto nella riforma Renzi-Giannini. Questa volta potrà capitare di trovare posto in una delle più di cento province italiane che sono state indicate in ordine di preferenza all'atto della domanda. Nella notte tra l'1 e il 2 settembre il sistema informativo di viale Trastevere, come detto, comunicherà ai diretti interessati la decisione da lui presa.

Il sistema incrocerà i posti rimasti liberi dalle prime due fasi (circa 19mila) con le preferenze espresse dai 71mila supplenti che hanno presentato domanda online entro il 14 agosto scorso; entro dieci giorni, i prescelti dovranno accettare o rifiutare la proposta. Nel secondo caso occorrerà iniziare tutto l'iter da capo: si verrà cancellati dalle liste provinciali dei precari e bisognerà rifare il concorso per ambire alla cattedra. Negli ultimi tre giorni disponibili (12, 13 e 14 settembre) i provveditorati assegneranno la scuola di destinazione a coloro che avranno accettato la proposta. I tempi, per partire entro il 15 settembre con la maggior parte dei docenti in classe, sono strettissimi anche perché dall'8 settembre gli uffici territoriali assegneranno le supplenze. 

Coloro che infatti agguanteranno una supplenza nella propria provincia e successivamente riceveranno la fatidica mail potranno restare in loco: prenderanno servizio nella provincia di titolarità, che potrebbe anche essere lontana centinaia di chilometri, dal primo luglio 2016. La fase B è la più temuta dai precari meridionali, tra cui in molti hanno declinato l'invito, che con un punteggio maggiore rischiano di doversi trasferire al Nord, dove si trova la maggior parte delle cattedre libere, mentre i colleghi con meno punteggio otterranno la proposta nell'ultima fase: quella che presumibilmente si concluderà tra fine novembre e fine anno. Anche nella fase finale i 71mila candidati al posto potranno ottenerlo in qualsiasi regione, ma le probabilità di rimanere vicino al luogo di residenza crescono.

(fonte Repubblica.it)

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