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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Premana

«Una vita passata a delinquere», terreni e appartamenti valsassinesi confiscati alla vedova di Bramante

Il Nucleo Investigativo ha eseguito la misura di prevenzione patrimoniale della confisca di un fondo agricolo e due appartamenti nel comune di Premana per un valore complessivo di circa 160mila nei confronti dei Giordana Lucchesi

Nei giorni scorsi il Nucleo Investigativo del Reparto Operativo Carabinieri di Piacenza ha eseguito la misura di prevenzione patrimoniale della confisca - emessa dal Tribunale di Bologna - di un fondo agricolo e due appartamenti nel comune di Premana, in Valsassina, per un valore complessivo di circa 160.000 euro. La confisca degli immobili e del terreno è stata eseguita nei confronti di Giordana Lucchese, 63enne sinti, pluripregiudicata e attualmente in carcere e vedova di Rocco Bramante assassinato l'anno scorso a Caorso e degli eredi dell'uomo. Entrambi vivevano in baracche nel campo nomadi di Caorso e finiti con altri, nella maxi operazione Tower dei carabinieri nel marzo 2019.

Le indagini

Molto meticoloso è stato il lavoro dei carabinieri del nucleo investigativo, i quali hanno richiesto la misura di prevenzione patrimoniale dopo aver eseguito puntuali, lunghi, e precisi accertamenti, fanno sapere dall'Arma. Bisognava dimostrare infatti che la 63enne era riconducibile al novero dei soggetti potenzialmente destinatari di misure di prevenzione che per la condotta ed il tenore di vita debbano ritenersi, sulla base di elementi di fatto, sostentarsi anche in parte con i proventi di attività delittuose. In particolare, i militari del Nucleo Investigativo - fanno sapere dal comando provinciale - hanno accertato che sin dal 1976, la donna è dedita alla commissione di reati, con sequenza ininterrotta, essendosi “specializzata” nei reati contro il patrimonio (furti, rapine etc). Ancora più in particolare la donna dal 1976 ad oggi è stata denunciata per 18 volte ed arrestata per 11 volte per furti in abitazione, rapine, estorsioni ed altro in danno di soggetti deboli.  Plurime sono state le sentenze di condanna emesse a suo carico e molteplici poi sono i provvedimenti e divieto di rientro in diversi comuni dell’Emilia Romagna e della Lombardia. Solo per citarne qualcuno,  dal 1981 ad oggi sono stati emessi provvedimenti di divieto di rientro nei comuni di: Parma, Casalmaggiore, Palazzo Rignano, Santo Stefano Lodigiano, Lodi, Viadana, Crema, Pianello e molti altri. Poi, dall’attività investigativa svolta, è emerso che la 63enne si spostava quasi sempre unitamente a suoi complici, sul territorio della provincia di Piacenza e di quelle limitrofe, raccordandosi con le dimore di quest’ultimi per diminuire la possibilità di essere individuata.

Attualmente è accusata di essere promotrice ed organizzatrice di un’associazione dedita alla commissione di delitti di furto, anche in abitazione, estorsioni, truffe, ricettazione, riciclaggio ed indebito utilizzo di carte di credito. Sono stati effettuati anche accertamenti sulle condizioni reddituali. Dalle verifiche eseguite è emerso che la donna non ha mai presentato le dichiarazioni dei redditi, né che abbia mai svolto un’attività lavorativa retributiva. Le due ditte individuali di cui è risultata titolare non hanno mai prodotto reddito. I due appartamenti che sono stati confiscati, sono stati acquistati nel novembre del 2007, ma dalla disamina della situazione patrimoniale e reddituale eseguita, non si poteva giustificare tali acquisti, né tantomeno consentire un accantonamento significativo di risparmi da destinare all’acquisto di beni immobili di non modesto valore commerciale.

Così, al termine di tutti gli accertamenti, il Nucleo Investigativo ha interessato il Tribunale di Bologna, che dopo la disamina della proposta, ha emesso la misura di prevenzione della confisca, eseguita giorni fa,  nonché la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di residenza o di dimora abituale per la durata di anni 3, alla quale non è stata data esecuzione in quanto la stessa attualmente è ristretta  in carcere.

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