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Cronaca Via Giovanni Amendola

Lo smog torna a fare paura: a Lecco l'inizio dell'anno è sopra i livelli di guardia

La centralina Arpa di Via Amendola registra lo sforamento della soglia di 50 µg/m³ in tre degli ultimi cinque giorni. Legambiente: «Non possiamo fare affidamento solo su vento e pioggia»

All'improvviso lo smog , con l'inizio dell'anno nuovo, torna a far paura. Anche a Lecco, negli ultimi cinque giorni, superati i limiti di sicurezza per quanto riguarda le polveri sottili. Sabato 5, lunedì 7 e martedì 8 gennaio 2019 la centralina Arpa di Via Amendola ha registrato valori di Pm10 superiori a 50 µg/m³, per la precisione 53, 57 e 70 µg/m³. Non è bastato dunque il vento forte che ha soffiato - e ancora soffia - su tutta la Lombardia a pulire completamente l'aria che respiriamo.

A dicembre valori di Pm10 in miglioramento

«Anno nuovo, situazione vecchia - commenta Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia - Le istituzioni sembrano non prendere seriamente l'emergenza smog e restano alla finestra ad attendere che siano le condizioni meteo a ripulire l'aria. Ma non possiamo fare affidamento su vento e pioggia ogni qualvolta le concentrazioni di inquinanti raggiungono livelli di guardia, è necessario prevenire. Ne va della salute dei cittadini, costretti a respirare aria pessima ormai quasi quotidianamente. È chiaro che il Protocollo con le misure di emergenza in caso di superamento dei valori è stato tradito con l'eliminazione dell'automatismo per cui se le polveri sottili sono elevate scatta il blocco come da protocollo. Nei primi nove giorni dell'anno per ben cinque giorni si sono respirate polveri oltre il consentito, ma per mancanza di coraggio e di investimenti per misure strutturali in aiuto ai comuni e alle città lombarde, si pensa bene di puntare tutto sull'aiuto del meteo».

Dal 2013 al 2018 ogni automobilista lecchese percorre 500 km in meno

Il provvedimento della Regione, infatti, prevede anche che le procedure di applicazione dei livelli di attivazione e disattivazione delle misure temporanee di primo e secondo livello (che scattano dopo 5 giorni consecutivi in presenza di valori superiori ai 50 microgrammi per metro cubo di polveri sottili) tengano conto di eventuali previsioni meteorologiche, sulla base degli scenari di qualità dell'aria previsti.

È stato inoltre previsto di adeguare le procedure di "rientro al livello verde" di nessuna allerta. Il controllo dei dati rilevati dalle stazioni avviene quotidianamente, a partire dal 1° dicembre 2018, senza aspettare il lunedì o il giovedì per l'eventuale eliminazione dei blocchi.

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