Il 2016 del Soccorso Alpino: 296 interventi in 366 giorni
75 operazioni di soccorsi in meno rispetto al 2015. «La riduzione è imputabile a vari fattori»
296 interventi in 366 giorni. I numeri, questi, che raccontano il 2016 della XIX delegazione Lariana del Soccorso Alpino, operante nelle province di Lecco, Como, Varese e Pavia.
Un bilancio che, confrontato con quello del 2015, fa registrare un rilevante calo, pari a 75 interventi in meno. «La riduzione è imputabile a vari fattori - spiegano dal SASL - tra i quali lo scarso innevamento e la mancanza di funghi, passione che coinvolge molte persone ma che comporta nelle stagioni di buon raccolto innumerevoli interventi di soccorso».
La "caduta", spesso originata da un evento apparentemente banale, è la causa del maggior numero di incidenti, a volte con conseguenze fatali. Ed è l'escursionismo la pratica che ha richiesto più "uscite"; mentre quasi 200 sono stati gli interventi di soccorso operati con l'elicottero, un centinaio - invece - le operazioni svolte via terra.
«Si auspica che i dati del 2016, numericamente inferiori a quelli del 2014 e 2015, rappresentino un segnale positivo ovvero che le molteplici iniziative di sensibilizzazione comincino a restituire dei risultati apprezzabili e che il risultato positivo non sia solo la conseguenze delle variabili annuali citate».
«Dal 2017 il CAI ha reso disponibile gratuitamente ai propri soci un applicativo per cellulari che consente l'invio della richiesta di soccorso e l'immediata localizzazione della persona da parte di una centrale operativa che è in grado di allertare immediatamente i soccorsi della zona interessata - concludono i tecnici del Soccorso Alpino - Un'applicazione che consigliamo vivamente a tutti i frequentatori della montagna senza però dimenticare che l'elemento primario per evitare incidenti è rappresentato dalla prudenza e dalla conspevolezza dei propri limiti».