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Cronaca

SP 62 chiusa per caduta massi: «È un malato cronico»

«Si possono comprendere le emergenze, ma è sufficiente andare a ritroso con la memoria per riscontrare che tali situazioni, purtroppo, si verificano di frequente»

«La Bellano-Taceno è un paziente afflitto da una malattia fisiologica e cronicizzata», così Antonio Pasquini, consigliere provinciale, "pendolare" sulla SP 62.

«Si possono comprendere le emergenze date da situazioni metereologiche o da smottamenti e cadute massi, ma è sufficiente andare a ritroso con la memoria per riscontrare che tali situazioni, purtroppo, si verificano di frequente».

La Provincia di Lecco - alle 16.30 di sabato 4 febbraio - ha disposto la chiusura al transito, per la caduta di alcuni massi in carreggiata.

«La SP 62 è una strada di montagna che ha insita nella sua natura forti criticità e non si può non considerare le enormi difficoltà economiche che sta attraversando l'ente provincia - continua Pasquini - La situazione è preoccupante ed il rischio per gli automobilisti di essere travolti da una scarica di sassi non è così inconsueto, ma questo non può essere un alibi per chiudere la strada senza dare tempi certi per la riapertura».

«La SP 62 che collega Portone e Taceno deve diventare una priorità ed è indispensabile programmare e definire degli interventi di messa in sicurezza. Il tessuto economico delle nostre piccole e medie imprese e dei lavoratori ha bisogno di strade sicure, transitabili e di tempi di apertura delle stesse certi - conclude il consigliere - Lo sviluppo di un territorio e la qualità della vita dei suoi abitanti passa anche dallo stato di salute delle sue arterie viabilistiche. Serve un piano pluriennale che ponga la SP 62 come una delle priorità per il nostro territorio».

La strada è stata riaperta alle ore 16 di martedì 7 febbraio.

 
       

	

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