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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Merate

"Paga e Tasi": le proteste di CasaPound

È quanto si legge sullo striscione affisso da CasaPound Italia lungo via Statale SS 341dir per protestare contro la mancata proroga dal pagamento della Tasi a Merate

“Il comune – spiega una nota di Cpi - pensa solo a fare cassa e non tiene in alcun conto le difficoltà dei cittadini. La mancata proroga della Tasi lo dimostra: alimenta preoccupazione e la rabbia nei contribuenti, soprattutto in quei commercianti che, come sottolineato anche dalla Confartigianato di Lecco, oltre alla Tasi, ora si ritrovano a dover pagare una nuova tassa sulle insegne, che non ha alcun senso se non quello di fare cassa sulla pelle di chi ha già pagato pesantemente le ricadute di questa crisi che sembra eterna”.

"La Tasi – prosegue Cpi – di cui ancora in molti comuni non si sa bene quali siano le aliquote, rientrando nella Imposta Unica Comunale, è praticamente una nuova Imu. Gli ultimi governi, che si sono vantati di avere tolto questa tassa così odiosa, in realtà, con un meccanismo ben noto, hanno tolto con la mano destra per riprendere con la sinistra”.

“Comprendiamo le difficoltà in cui versano i comuni italiani, piccoli e grandi, ma la soluzione di aumentare le aliquote e di introdurre nuove tasse come quella sulle insegne – aggiunge CasaPound - appare assolutamente controproducente e sbagliata, perché rischia di dare il colpo di grazia alla già fragile rete commerciale e artigianale del territorio”.

“Le municipalità dovrebbero stare dalla parte dei cittadini, facendo sentire la loro voce per abbattere il famigerato patto di stabilità e impegnandosi per razionalizzare i costi di gestione e per evitare gli sprechi. Invece – conclude Cpi – scelgono sempre la via più facile: quella di scaricare sugli italiani il peso delle loro inefficienze”.

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