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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Ferrovia Lecco-Como, la denuncia dei pendolari: "Rischiamo la chiusura della linea"

I lavori annunciati nel 2013 non si svolgeranno prima del prossimo anno, e solo se ci saranno finanziamenti pubblici

Non sembrano vedere la fine i disagi sulla linea ferroviaria Lecco-Como, anzi: nonostante l’aumento delle tariffe scattato, come in tutta la Lombardia, il primo febbraio, sembra che gli interventi di sistemazione del binario fra Merone e Cantù non saranno attuati ancora per un lungo periodo.

La denuncia arriva dal Comitato dei pendolari che oggi giorno viaggiano sulla tratta, assieme al Circolo ambiente “Ilaria Alpi”: «Dopo mesi di richieste di spiegazioni, alla fine è giunta la risposta ufficiale da parte di Rfi, prorpietaria della rete, al Sindaco di Merone: in sintesi è stato spiegato che binario e traverse in quel tratto necessitano di un rinnovo totale -spiegano gli attivisti - ma i lavori potranno essere programmati solo a seguito dello stanziamento di fondi che non è previsto nel 2015. Sarà disposto nel 2016 solo in relazione alla disponibilità dei finanziamenti pubblici».

Si tratta di lavori, denunciano i pendolari, che Rfi annunciava come già programmati nel 2013, e per il comitato la situazione è grave: «Da una parte c'è la sicurezza dei viaggiatori, dall'altra il rischio che tutta la linea ferroviaria venga messa in discussione se RFI non troverà i fondi per la sistemazione del binario».

«Da ottobre 2013 ad oggi - proseguono i pendolari - i problemi legati al tratto di binario stanno causando i soliti ritardi nelle corse, come puntualmente Trenord preannuncia ogni mese, avvisando che: “Per lavori programmati di manutenzione, tra le stazioni di Merone e Cantù, il servizio regionale potrà subire ritardi entro 10 minuti”. Spesso, però, i ritardi superano abbondantemente i 10 minuti, e infatti anche per il mese di febbraio 2015 l’indice di inaffidabilità (che tiene conto di ritardi e soppressioni delle corse) è dell’8,32%, tra i peggiori della Lombardia! Si ricorda che l’indice di inaffidabilità tiene conto di ritardi e soppressioni dei treni della direttrice».

A tutto ciò va da aggiungersi un ulteriore disservizio per i pendolari di Merone, che vedranno chiudere definitivamente la biglietteria della loro stazione. L’unica nota positiva, concludono pendolari e ambientalisti, è l’attenzione degli enti locali: sono già 9 e Comuni della direttrice che, assieme alla Provincia di Como, hanno sottoscritto la delibera per il rilancio della linea ferroviaria proposta Comitato pendolari e circolo ambiente. A breve si aggiungerà anche la sottoscrizione della Provincia di Lecco.

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