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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Via Nava Pietro

Si fingeva carabiniere per derubare anziani, arrestato truffatore

Il ventisettenne raggirava le sue vittime e si faceva consegnare oro, gioielli e orologi

Ha cercato per almeno undici volte di truffare anziani lecchesi, riuscendoci in più di un'occasione, il 27enne arrestato martedì 12 gennaio dai carabinieri del capoluogo lariano.

Il metodo di azione era sempre lo stesso: la vittima veniva contattata al telefono da un sedicente avvocato, ovviamente fasullo, che spiegava come il figlio avesse causato un incidente stradale e dovesse pagare una somma (in genere circa 3mila euro) per evitare responsabilità penali, specificando anche che il pagamento sarebbe potuto avvenire anche in oro e non solo in contanti. A quel punto, nel giro di pochi minuti, il 27enne entrava in azione e si presentava alla porta per farsi consegnare contanti, orologi o preziosi, per poi dileguarsi facendo perdere le sue tracce.

A incastrare Marco Samelli, classe 1988 e originario di Napoli, i filmati del sistema di videosorveglianza lecchese: i militari si sono accorti che dopo ogni denuncia di episodi del genere, in città le telecamere registravano la presenza del giovane. Anche martedì, dopo l'ennesima segnalazione, i militari lo hanno rintracciato e arrestato alla stazione ferroviaria, da dove si apprestava a ripartire per Milano per poi, presumibilmente, rientrare a nel capoluogo partenopeo.

L'ultima truffa è avvenuta in via Nava: il 27enne si è presentato a casa di una donna di 87 anni, pochi minuti dopo la telefonata di un "avvocato" giunta per informare la signora che la figlia si trovava in caserma per debiti contratti con lo Stato e lì, qualificandosi come il "maresciallo Primo", si era fatto consegnare 600 euro. A lanciare l'allarme la figlia dell'anziana, contattata dalla madre per avvisarla che il "debito" era parzialmente saldato.

Non era quello l'unico "colpo" che il giovane aveva in mente martedì mattina: altri due anziani, infatti, erano già stati contattati dall'inesistente avvocato.

Ieri per il 27enne si è tenuta l'udienza di convalida dell'arresto, con l'imposizione dell'obbligo di dimora nel comune di Napoli. Il presunto truffatore dovrà anche presentarsi alla polizia giudiziaria tre volte a settimana. Nel frattempo le indagini proseguono per accertare l'eventuale responsabilità del giovane anche in altri casi simili di truffa avvenuti in città, e per determinare se costui agisse da solo o con un complice.

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