Comunità di via Gaggio, 40 anni di attività in aiuto dei bisognosi
La storia dell'associazione nelle parole del cofondatore Padre Angelo Cupini
Padre Angelo Cupini, missionario clarettiano, ricorda i quarant'anni di vita della Comunità di via Gaggio, di cui è stato cofondatore insieme al confratello Roberto Rocchi.
L'impresa è nata in seguito all'esperienza di Montalbano del 1971, sopra Lecco, dove i due ebbero i primi contatti con il mondo delle dipendenze e delle conseguenti problematiche giovanili. Di lì a poco, dietro il permesso dell'istituto dei Clarettiani di Lierna ma senza il suo sostegno economico, i due religiosi sono andati ad abitare in via Gaggio 52 a Malgrate.
Attraverso tutti i periodi che si sono susseguiti, gli anni '70 e il movimento alternativo, quelli '80 intitolati alla violenza, il consumo di eroina aumentava di pari passo alla rabbia e alla delusione.
Con il crescere di altre organizzazioni più preparate alla gestione della droga, Angelo e Roberto si sono interrogati su come aiutare i giovani; è nata così l'esperienza della Casa sul Pozzo, rifugio per tutti quei ragazzi bisognosi di supporto, stranieri e italiani. Per ognuno va concepito un accompagnamento adeguato sul piano linguistico, culturale e attitudinale.
Da anni ormai la Casa è entrata a far parte della realtà del territorio come esempio di accoglienza e ospitalità; in occasione dei quarant'anni di attività l'associazione organizza un pellegrinaggio in Terra Santa dal 5 al 12 settembre 2015, ad un prezzo all inclusive di 1.300 euro.