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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca

Zona arancione "rinforzata" in Lombardia per una settimana: coinvolti diversi Comuni

La nuova ordinanza sarà attiva dal 3 marzo 2021

Scatta la zona "arancione rafforzata" per le intere province di Brescia e Como e per altri Comuni Lombardi. Lo ha deciso il governatore lombardo, Attilio Fontana, che sulla base delle raccomandazioni della Commissione indicatori Covid-19 di Regione Lombardia e sentito il ministero della Salute, ha firmato tre ordinanze con l'obiettivo di rafforzare le misure di prevenzione e contrasto al virus su diverse aree del territorio lombardo. Le misure entreranno in vigore mercoledì 3 marzo con scadenza dopo una settimana, mercoledì 10 marzo compreso. Fatta eccezione per i comuni che da fascia rossa passano ad arancione rafforzato (Mede, Viggiù e Bollate) che avranno effetto a partire dal 4 e fino a giovedì 11 marzo compreso.

In particolare, si stabilisce la fascia arancione rafforzata per tutti i comuni della provincia di Como. Il provvedimento vale inoltre per i seguenti comuni della provincia di Mantova: Viadana, Pomponesco, Gazzuolo, Commessaggio, Dosolo, Suzzara, Gonzaga, Pegognaga, Moglia, Quistello, San Giacomo delle Segnate, San Benedetto Po, Asola, Castelgoffredo, Casaloldo, Medole, Casalmoro, Castiglione delle Stiviere. In provincia di Cremona, fascia arancione rafforzata per: Il capoluogo Cremona, Spinadesco, Castelverde, Pozzaglio ed Uniti, Corte dei Frati, Corte de' Cortesi con Cignone, Spineda, Bordolano e Olmeneta.

Anche nel territorio della provincia di Pavia viene disposta la fascia arancione rafforzata per: Casorate Primo, Trovo, Trivolzio, Rognano, Giussago, Zeccone, Siziano, Battuda, Bereguardo, Borgarello, Zerbolò, Vidigulfo. Inoltre, in provincia di Milano, l'ordinanza riguarda Motta Visconti, Besate, Binasco, Truccazzano, Melzo, Liscate, Pozzuolo Martesana, Vignate, Rodano, Casarile. Per tutti questi comuni viene stabilita la didattica a distanza per le scuole dell'infanzia, le primarie e le secondarie ad esclusione degli asili nido. Vengono, poi, prorogate per un'altra settimana le misure già adottate per tutti i comuni della provincia di Brescia, sempre con esclusione degli asili nido. Così come sono confermate per un'altra settimana anche per i comuni bergamaschi di Sarnico, Gandosso, Viadanica, Predore, Adrara San Martino, Villongo, Castelli di Calepio, Credaro e per il comune di Soncino in provincia di Cremona.

Le regole per la fascia arancione rafforzata

Con la nuova zona arancione viene disposta la chiusura di tutte le scuole - compresi nidi, scuole dell'infanzia ed elementari - e vengono sospese le lezioni in presenza nelle università e i laboratori. Sarà vietato lo spostamento nelle seconde case per chi risiede nei territori interessati dall'ordinanza e sarà vietato per chiunque raggiungere da qualsiasi provincia una seconda casa che si trovi in quei territori. È reso obbligatorio lo smart working dove possibile.  

Saranno consentiti spostamenti soltanto all'interno del proprio comune, anche se resterà la solita raccomandazione di evitare gli "spostamenti non necessari". Sarà possibile uscire dai confini comunali, presentando l'autocertificazione, per i soliti motivi di lavoro, necessità e di salute. Esclusa la possibilità di uscire dal comune per far visita a parenti e amici. 

Salva la deroga per i residenti nei comuni con meno di 5mila abitanti: potranno superare i confini del proprio paese e spostarsi verso comuni entro una distanza di 30 chilometri, ma senza raggiungere i capoluoghi di provincia. 

Chiusi anche bar, ristoranti, che potranno fare asporto fino alle 22 - solo fino alle 18 per i locali senza cucina - e domicilio senza limiti di orario. I negozi resteranno aperti mentre i centri commerciali - proprio come 'rafforzamento' dei divieti - saranno chiusi.

Sui mezzi di trasporto pubblici è obbligatorio indossare una mascherina chirurgica, oppure altri dispositivi di protezione delle vie respiratorie diversi dalle mascherine di stoffa.

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