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Economia Viale Tonale, 28

Prima del secondo lockdown l'economia lecchese stava reagendo

I dati del terzo trimestre 2020 evidenziano una ripresa rispetto ai mesi precedenti. Tiene l'occupazione nell'industria, migliore del resto della Lombardia. Il commercio cresce anche a confronto con il 2019

Prima del nuovo stop causato dal secondo lockdown, l'economia lecchese cresceva rispetto ai mesi precedenti, pur mostrando una logica flessione rispetto allo stesso periodo del 2019. Lo conferma l'analisi congiunturale del terzo trimestre 2020 fornita dalla Camera di Commercio Como-Lecco.

Industria, occupazione invariata dal 2019

Produzione, ordini e fatturato delle imprese industriali lecchesi evidenziano cali rispetto al terzo trimestre dello scorso anno, ma in deciso miglioramento nei confronti della variazione tendenziale del secondo trimestre 2020 (la produzione diminuisce dell'1% contro il -14,3% dell'indagine precedente; ordini -2,3% contro -17,5%; fatturato -2,8%, contro -15,1%).

Gli indici medi si mantengono superiori a quota 100 e più alti della media regionale: a Lecco l'indice della produzione si è attestato a 108,1, quello degli ordini a 114,6 e quello del fatturato a 121,6. Tra i principali settori dell'economia lecchese, "tessile" e "meccanica" registrano cali della produzione rispetto al periodo luglio-settembre 2019 (rispettivamente -21,3% e -0,6%), mentre tiene la "siderurgia" (+0,1%). Tra gli altri settori, da evidenziare il +13,6% dei "minerali non metalliferi", il +3,2% dei "mezzi di trasporto" e il +2% della "carta-stampa".

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Nel terzo trimestre l'occupazione industriale lecchese è cresciuta dello 0,2% e l'indice medio del terzo trimestre 2020 si è attestato a 104,9 (media 2010=100), quasi 5 punti percentuali sopra la media regionale. Focalizzando l'attenzione sui primi nove mesi del 2020, la produzione industriale lecchese registra un calo di quasi 7 punti percentuali (-6,9%), mentre ordini e fatturato scendono di quasi 9 punti percentuali (rispettivamente -8,7%, e -8,6%), tutte diminuzioni comunque inferiori alla media della Lombardia. L'occupazione industriale resta invariata rispetto a fine settembre 2019.

Artigianato: in forte ripresa il tessile

Anche a Lecco si verificano cali di produzione, ordini e fatturato meno elevati rispetto alla media lombarda. I dati risultano in miglioramento rispetto al secondo trimestre 2020 (le cui variazioni tendenziali erano state: produzione -23,9%; ordini -16,7%; fatturato -26%). Tra i settori più rappresentativi diminuisce la produzione di "meccanica" (-1,5%) e "legno-mobilio" (-9,8%), mentre risulta in forte ripresa il "tessile" (+30,9%). Negli altri settori calano soprattutto "abbigliamento" e "carta-stampa" (rispettivamente -17,2% e -19%), mentre aumentano "siderurgia" (+10,1%) e "gomma-plastica" (+1,2%). L'indice medio della produzione artigiana si è attestato a 102,6 (media 2010=100); quello degli ordini a 93,1 e quello del fatturato a 99,5. L'occupazione è calata dello 0,7%.

Prendendo in considerazione i primi nove mesi del 2020, produzione, ordini e fatturato delle aziende artigiane lecchesi registrano variazioni medie in calo di oltre 11 punti percentuali (rispettivamente -11,9%, -11,6% e -13,1%): tutte diminuzioni comunque inferiori alla media della Lombardia. L'occupazione industriale è diminuita dell'1,6% rispetto a fine settembre 2019.

Commercio e servizi, lavoro in crescita

A Lecco torna positiva la variazione tendenziale del volume d'affari del commercio (+9,6% rispetto al 3° trimestre 2019), mentre rimane negativa quella dei servizi (-10,1%). Occupazione, a Lecco risulta in calo quella dei servizi (-0,6% contro il +5,6% del commercio).

Anche la provincia di Lecco mostra un miglioramento in entrambi i comparti - commercio e servizi - rispetto all'indagine precedente: la variazione del volume d'affari del commercio rispetto al secondo trimestre 2019 era stata del -2,3%, mentre quella dei servizi del -19,1%. L'indice medio nel terzo trimestre è pari a 97,7 per le imprese del commercio e a 82,6 per quelle dei servizi. Rispetto al secondo trimestre 2020, migliora la variazione tendenziale dell'occupazione del primo comparto (il confronto tra il 2° trimestre del 2019 e del 2020 aveva registrato un +4,1%), mentre peggiora ulteriormente quella dei servizi (nell'indagine precedente si era attestata a -0,3%). I numeri indice di entrambi i comparti risultano superiori all'nno base (commercio 105,9 e servizi 102,9).

Prendendo in considerazione i primi nove mesi del 2020, le imprese lecchesi del terziario hanno evidenziato cali significativi del volume d'affari nei servizi, mentre risulta in crescita quello del commercio (rispettivamente -14,9% e +0,7%). L'occupazione risulta in crescita in entrambi i comparti: +4,3% nel commercio e +0,1% nei servizi.

Le prospettive per il quarto trimestre

A Lecco, nell'industria i saldi tra imprenditori industriali ottimisti e pessimisti registrano un significativo miglioramento: produzione da -24,4% a -6,1%; occupazione da -14,5% a -2%, domanda interna da -27,7% a -11,5%; tornano positive le aspettative della domanda estera, da -23,2% a +4,3%. Anche i saldi dell'artigianato, pur restando decisamente negativi, fanno intravedere un miglioramento per produzione, domanda e occupazione. La differenza relativa alla prioduzione si attesta a -34,1% contro il -52,6% dell'indagine precedente; quella della domanda interna passa da -52% a -37,5% e quella estera da -22,5% a -18,5%. Viceversa, peggiora il saldo dell'occupazione, attestandosi a -12,4% contro il -11,7% della precedente rilevazione. Nel terziario, le aspettative degli imprenditori del commercio sul volume di affari tornano a evidenziare un saldo positivo, passando da -8,8% a +1,6%, mentre sull'occupazione, pur in territorio negativo, si nota un miglioramento da -4,5% a -1,6%. Anche nei servizi le aspettative su volume d'affari e occupazione (pur con saldi negativi) mostrano miglioramenti: il saldo relativo al volume d'affari passa da -34,1% dell'indagine precedente a -17,5%, mentre quello dell'occupazione da -12,9% a -8,2%.

Galimberti: «Necessario sforzo straordinario»

Il presidente della Camera di Commercio di Como-Lecco, Marco Galimberti, sottolinea: «Dopo il primo lockdown, nel 3° trimestre 2020 l'economia lariana stava reagendo bene. Rispetto al trimestre precedente, infatti, si era verificato quel "rimbalzo" che tutti speravamo, in termini di produzione, fatturato e ordini, sia per le imprese industriali che per quelle artigiane. Anche dai servizi e soprattutto dal commercio erano arrivati segnali positivi».

Naturalmente, prosegue Galimberti, «paragonando i dati del terzo trimestre 2020 con quelli dello stesso periodo del 2019 sono evidenti le difficoltà attraversate dalle nostre imprese, molte delle quali ora si trovano a  dover affrontare un nuovo lockdown. L'emergenza in corso presenta le caratteristiche di uno shock asimmetrico che colpisce duramente alcuni settori e ha impatti più attenuati su altri. Tra i primi, oltre al turismo e alla ristorazione, va annoverato il tessile; tra i secondi il legno-arredo».

Il presidente Galimberti conclude: «Stiamo lavorando alla programmazione per il 2021, consapevoli che in questo momento è necessario uno sforzo straordinario e condiviso per sostenere la competitività del nostro sistema socio-economico».

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