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Medio piccole imprese: su l'export manifatturiero, in crescita il lavoro e gli investimenti nei macchinari

Segnali positivi dal report cura dell'Ufficio Studi di Confartigianato, ma mancano figure professionali e servizi online della pubblica amministrazione: solo il 41,7% dei Comuni offre servizi interamente digitali

Che stagione sarà per le PMI? A indicare le principali evidenze il 15° report Covid-19 "Dentro la ripresa, tra rimbalzi e incertezze. Prospettive d’autunno per le MPI" a cura dell'Ufficio Studi di Confartigianato.

Contribuisce all'attuale ripresa il maggior dinamismo degli indicatori riferiti alla mobilità delle persone. Partendo dagli spostamenti in attività commerciali durante il periodo pre pandemia (dal 3/01 al 6/02 2020) si osserva che quelli registrati nel periodo estivo 2020 risultano mediamente inferiori del 24,9%; mentre quelli registrati nel periodo estivo 2021 risultano mediamente inferiori del 16,1%. Seppur ancora negativa, la performance lombarda risulta in miglioramento a dimostrazione della faticosa, ma reale, attivazione della fase di risalita. Lecco va addirittura in controtendenza facendo segnare un +1,4%, unica provincia insieme a Sondrio a registrare una mobilità in crescita in Lombardia.

La domanda estera del made in Lecco torna a dare contributo rilevante alla nostra economia con l'export manifatturiero che nei primi sei mesi del 2021 rispetto stesso periodo pre-pandemia sale del 2,7%, per un valore di 2.353 milioni di euro. Anche le esportazioni dei prodotti realizzati nei settori ad alta concentrazione MPI segnano un +1,9% (laddove il dato lombardo è -0,9%).

Sul fronte lavoro si osserva come conseguenza del rimbalzo produttivo, per rispondere a una domanda tornata vivace, una dinamica positiva per le entrate previste in ingresso dalle imprese nell'autunno 2021 (settembre-novembre) rispetto allo stesso periodo del 2019. Protagoniste indiscusse di questa tendenza le MPI che a Lecco vedono la dinamica in salita del +21,4%, superiore al +15,5% del totale imprese. Alla crescente domanda di lavoro si affianca la crescita della difficoltà di reperimento che raggiunge a settembre 2021 quota 43,5%, superiore di 8,1 punti alla quota del 35,4% di settembre 2020.

Iscrizioni e cessazioni

I dati riferiti alle imprese, ancora di difficile lettura, ci permettono di analizzare la dinamica su iscrizioni e cessazioni. Nei primi 8 mesi dell'anno la natalità imprenditoriale a Lecco resta ancora inferiore del 10,2% rispetto al periodo gennaio-agosto 2019. Questo dato ci porta a essere terzultimi in Lombardia con Lodi (-14,4 e Pavia -15 su una media regionale pari a -3,4).

Tra i settori in recupero figura quello delle Costruzioni la cui crescita risulta trainata da interventi in Superbonus 110%. L'indicatore che misura la capacità di traino dell'incentivo a favore del settore - calcolato rapportando il valore degli investimenti messi a detrazione relativi a lavori conclusi al valore aggiunto delle costruzioni - si attesta al 4,4% nella nostra regione, valore sotto a quello nazionale (5,7%) e a quello delle principali economie come Emilia-Romagna (6,0%), Veneto (6,0%) e Lazio (5,6%). Evidenza che mostra come nel nostro territorio, più che in altre realtà, i ritardi cumulati per eccesso di burocrazia e incertezza della normativa hanno attenuato i benefici del superbonus sul settore.

Altro settore che risente in modo positivo delle misure introdotte dal Governo a sostegno dell'economia è quello dei macchinari, in quanto il credito d'imposta ne ha fatto crescere gli ordini rilanciando gli investimenti in macchinari. Si tratta di un settore con un'accentuata vocazione alla micro-piccola impresa e all'artigianato: gli addetti in MPI del settore macchinari pesano sul totale economia lecchese per il 3,7%, quarto valore più alto rilevato tra le province italiane e superiore a quello medio nazionale dell'1,8% e a quello medio lombardo 2%.

Riva: "Fondamentale l'habitat favorevole all'attività economica"

"Per permettere alle imprese di uscire completamente dalla voragine causata dalla pandemia - commenta Daniele Riva, presidente Confartigianato Imprese Lecco - risulta fondamentale la presenza di habitat favorevole all'attività economica. Oggi bassi tassi di interesse e garanzie pubbliche sostengono la crescita del credito alle imprese. Il ricorso alla garanzia pubblica, misurato rapportando l'ammontare delle garanzie al valore aggiunto, a Lecco risulta superiore alla media nazionale e lombardo: il valore dell'indicatore in Lombardia si attesta al 13,1% inferiore al 14,4% nazionale, mentre Lecco segna un 17,8%, dietro solo a Brescia (18,7). C'è voglia di investire, ma per un vero rilancio è necessario veicolare risorse e attivare misure a favore della giustizia, per abbreviare processi che bloccano opere strutturali e appalti, e dell'abbattimento dei vincoli burocratici, che rischiano di non farci sfruttare pienamente un volano come quello del superbonus. Fondamentale infatti risulta, sempre per la creazione di un habitat favorevole, la messa a terra di riforme concrete, attraverso l'impego del Pnrr, veicolate verso questi due pilastri. In particolare, come è noto, la burocrazia causa lungaggini e complessità, dovute anche alla bassa efficacia delle relazioni con gli uffici pubblici attraverso l'interazione digitale. A oggi nella nostra provincia la quota di Comuni che offre un servizio interamente on line è pari al 41,7%, in linea con il dato regionale (41,3 ), ma ancora troppo distante da province vicine come Monza (72,9) e Milano (71,8)".

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